Ad aver perso un’occasione – QUELLA DI TACERE – è solo la consigliera Bocchino che, ribadiamo, si è permessa il lusso di assentarsi ad una Commissione importante per Vasto e per il Vastese a sua detta molto caro. Per una consigliera alle prime armi, presenziare all’audizione in Commissione le sarebbe stato molto utile se, come dice, vuol operare per il bene della sua città e dell’Abruzzo.
Dea di I livello, lungodenza, Stroke Unit, Day Surgey, Obi, conclusione dell’iter che ha visto l’approvazione della trasmissione dei fondi per il nuovo ospedale di Vasto, cessazione dello stato di commissariamento della Sanità abruzzese grazie al Piano di Riqualificazione del Servizio Sanitario Regionale 2016-2018, il percorso avviato per la Sala Emodinamica, la rete di emergenza-urgenza, le 118 medicalizzate, la riconversione degli ospedali minori.
E ancora, i fondi stanziati per la messa in sicurezza della scuole, degli edifici pubblici, per lo Sport.
E ancora. Una Regione passata da “Regione canaglia” a “Regione virtuosa” con un debito complessivo passato da 2miliardi e 300milioni di euro (ereditato dalla precedente Giunta Chiodi-Febbo) a 1 miliardo di euro (tolto dunque il 55% del debito). Un disavanzo passato da 770 a 660milioni e in aggiunta i tanti accantonamenti cosiddetti “prudenziali” dovuti perché imposti dalla normativa vigente nazionale.
Traguardi che sono fatti. Traguardi raggiunti senza toccare le tasse, senza tagliare sul sociale, sui trasporti, senza aprire nessun nuovo mutuo e con una cassa che è passata dai meno 110milioni di euro di dicembre 2014 ai più 250milioni di euro del 2019.
Questa è la spunta che va fatta. Queste le cose che contano.
Consigliamo dunque alla consigliera Bocchino di lasciar perdere la “tastiera”, ma di sedersi sulla scrivania che i suoi elettori gli hanno dato e di legere le carte. O di sedersi intorno a un tavolo ad ascoltare chi Politica l’ha fatta e la fa in prima linea.
Solo così si renderà conto della disastrosa Sanità lasciata dalla Giunta centodestra che gli ospedali voleva addirittura chiuderli. Altro che declassificarli. Solo così si renderà conto del difficile percorso fatto dal Pd per colpa di superficialità e incompetenze politiche del centrodestra.
Inoltre. Sulla mancanza di medici, anestesisti e personale infermieristico non a pieno organico, ringrazi i suoi colleghi di “partito” che hanno commissiariato la Sanità abruzzese creando il blocco delle assunzioni oltre a pesanti debiti.
Ora il piano di assunzioni invece c’è e grazie al buon lavoro dell’ex assessore Silvio Paolucci e del centrosinistra. Ora i debiti sono stati azzerati.
Concludete i soli 2/10 che mancano per l’attivazione della sala emodinamica. Procedete al piano di assunzioni. Date avvio a quella rivoluzione amministrativa promessa dal Presidente Marsilio. Per lo sviluppo e il rilancio dell’Abruzzo il Pd Regione-Governo ha firmato l’accordo sul Masterplan. I fondi ci sono. E’ ora di stanziarli e non di spostarli altrove perché incapaci di trovarne altri!
Fatti no slogan.
Infine e concludiamo. Ai consiglieri di Vasto Cappa e D’Alessandro vogliamo far notare che se l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, sta iniziando a cogliere i primi risultati è solo grazie al buon lavoro dell’ex assessore Paolucci e del Pd che hanno permesso a chi sarebbe venuto dopo di loro di governare avendo carte e conti in ordine. Questa è l’unica verità! E sull’assenza del “colore politico” del Comitato Civico a difesa del San Pio ricordiamo solo che i promotori sono Giuseppe Tagliente, Tiziana Magnacca, Manuele Marcovecchio, Saverio Di Giacomo, Alessandra Cappa chiara e netta espressione di un comitato di centrodestra nato solo per le elezioni Politiche del 4 marzo e quelle regionali del 10 febbraio. Da mesi a questa parte Tace!
Segreteria Provinciale Pd Chieti