La cronaca continua a raccontarci di incontri ravvicinati tra uomini e cinghiali, animali sempre più numerosi in tutto il territorio ma in particolar modo a Punta Penna. L’imprenditore Mario Puccioni è rimasto in ostaggio degli ungulati per molti minuti senza poter uscire da casa. Un branco di una ventina di animali ha invaso l’area in cui abita. Solo qualche giorno fa era capitato un incontro ravvicinato per strada alla moglie. Per fortuna la donna non è stata attaccata.
I danni provocati dai cinghiali a Punta Penna non si contano più. Distrutto l’intero “percorso natura“, una passeggiata realizzata dall’imprenditore Silvio Iacovitti nella riserva archeologica vicina alla riserva naturale di Punta Aderci. Un danno enorme. E ora l’imprenditore, titolare del locale-discoteca Baja a ridosso della riserva ,spera che le autorità intervengano.
“E’ necessario un intervento “, dice l’avvocato Angela Pennetta a capo del comitato che si è costituito contro il proliferare dei cinghiali.“Il Baja è frequentato da migliaia di giovani che raggiungono la discoteca in auto o in moto. I genitori sono seriamente preoccupati. E’ a rischio l’incolumità dei ragazzi. Non si può più negarlo. Negli ultimi giorni ho ricevuto denunce e richieste di aiuto da parte di podisti e ciclisti entrati nella riserva e messi in fuga dai cinghiali. E’ urgente una soluzione per evitare che le passeggiate d’estate si trasformino in incubo”, dice la Pennetta. Nel frattempo la forestale ricorda alcuni consigli. È molto importante stare attenti ai segnali del terreno e le grufolate, sono riconoscibili. Mantenere la calma. Se si è coinvolti in un incontro ravvicinato fondamentale è mantenere la calma. Fare rumore per spaventare gli animali.
Paola Calvano (Il Centro)