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Casalbordino, adesso la via Verde è a rischio

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“Se l’amministrazione comunale di Casalbordino persevera nell’accampare mancanza di risorse che invece ci sono,  e corre inevitabilmente il rischio che la pista ciclabile si interrompa per propria volontà politica nel territorio comunale, a grave danno della cittadinanza, del turismo, dell’attrattività dei territori e soprattutto a discapito della promozione di una mobilità ciclistica dolce che in tutta Europa è e rimane uno dei principali obiettivi di sviluppo territoriale”.

E’ perentoria la risposta della Provincia alle criticità sollevate dal sindaco Filippo Marinucci in merito alla Via Verde che a Casalbordino prevede il passaggio del percorso ciclopedonale sui due tratti di lungomare nord (via Alessandrini) e sud (via Bachelet). L’amministrazione sostiene che verranno sacrificati un centinaio di posti auto e chiede soluzioni alternative.

“Prima di tutto non è vero che la Provincia vuole eliminare i decantati 110 parcheggi”, replica il presidente Mario Pupillo, “gli unici parcheggi eliminati sarebbero quelli presenti (circa 8) tra l’innesto della viabilità proveniente dalla zona della Ferrovia e fino alla piazzetta, garantendo quindi condizioni di sicurezza e fluidità sia della circolazione stradale che ciclabile, nel rispetto delle esigenze degli operatori commerciali e della cittadinanza. Per quanto attiene, invece, allo stanziamento di soli 65.000 euro per il territorio di Casalbordino, c’è da precisare che la cifra non è esatta, e che in ogni caso deriva dalla quantificazione delle opere di progetto da realizzare e non da una spartizione territoriale, o peggio politica, del finanziamento concesso dalla Regione.

Con i fondi ottenuti bisogna realizzare una pista ciclabile e non nuovi asfalti di competenza comunale o nuove strade, anche se queste opere sicuramente potrebbero riuscire a risolvere o perfezionare progettualità esistenti, approvate e finanziate. Per queste necessità ho sempre consigliato al sindaco Marinucci di richiedere un finanziamento regionale destinato al comune di Casalbordino predisponendomi a sostenerlo in questa sua richiesta. Non deve esserci miopia istituzionale e politica”, aggiunge ancora Pupillo, “ a fronte di soluzioni fattibili ed efficaci, capaci di mediare le diverse esigenze esposte, e soprattutto in grado di permettere la realizzazione di una pista ciclabile che sarà il fiore all’occhiello dei territori, dei Comuni, della Provincia e della Regione. Se l’amministrazione comunale di Casalbordino persevera nell’accampare mancanza di risorse corre inevitabilmente il rischio che la pista ciclabile si interrompa per propria volontà politica nel territorio comunale,  a discapito della promozione di una mobilità ciclistica dolce che in tutta Europa è e rimane uno dei principali obiettivi di sviluppo territoriale. Il tutto per 8 parcheggi”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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