Emergenza cinghiali. E’ partita in tutto il Vastese la raccolta di firme da inviare alle autorità competenti sollecitando una soluzione per fermare il proliferare di ungulati. I sindaci del territorio dopo aver verificato che il fenomeno sta mettendo in ginocchio gli agricoltori e gli allevatori, a soprattutto mette a rischio la vita dei cittadini, hanno preparato i moduli che tutti possono sottoscrivere e firmare nell’ufficio Anagrafe dei municipi di residenza.
“E’ importante”, ricorda l’avvocato Angela Pennetta che coordina il comitato contro i cinghiali “mostrare un documento di identità. E’ possibile aderire alla petizione fino al 7 giugno alle ore 12″. Il selecontrollo purtroppo non ha dato i risultati sperati.
“Il problema“, ricorda l’avvocato Pennetta “è stato ignorare o vietare addirittura la caccia in alcune zone dove gli animali si sono riprodotti in maniera esponenziale invadendo tutto il territorio. I cittadini non possono agire da soli perchè il selecontrollo è vietato ai volontari. Intanto gli ungulati pascolano su spiagge e giardini e attraversano le principali arterie provocando incidenti”.
I vastesi che intendono aderire alla petizione possono scegliere se andare in municipio o nello studio legale dell’avvocato Pennetta. Contro il proliferare di ungulati nel Vastese è stato organizzato anche un tavolo tecnico, che si riunirà il 15 giugno a Vasto, e sarà formato dal professore Andrea Mazzatenta, docente di Medicina veterinaria all’università di Teramo e ricercatore all’ateneo di Pisa, il presidente del tribunale di Vasto, Bruno Giangiacomo, l’avvocato Sandra Notaro, il sindaco di Vasto Francesco Menna e l’avvocato Pennetta.
All’incontro forniranno il loro contributo, agricoltori, allevatori, commercianti e medici. La presenza dei cinghiali ha provocato purtroppo la ricomparsa di malattie, dovute alla presenza di zecche e affini.
Paola Calvano (Il Centro)