E’ fuori dalla competizione elettorale del 26 maggio la lista di centrosinistra “SiAmo Monteodorisio” , esclusa per aver raccolto un numero di sottoscrizioni superiore a quello consentito dalla legge. Il Consiglio di Stato, a cui la compagine civica si era rivolta dopo il rigetto del Tar di Pescara, ha respinto l’appello presentato dall’avvocato Diego De Carolis.
Anche i giudici di Palazzo Spada, a cui il candidato sindaco Daniele Molisani e gli aspiranti consiglieri si erano rivolti con la speranza di ribaltare la sentenza di primo grado, non hanno ritenuto di dover accogliere le argomentazioni portate avanti dalla lista. L’appello è stato basato principalmente sulla norma che consente ai comuni con una popolazione superiore ai 10mila abitanti di superare il 50% del numero massimo delle firme ammissibili e che, ad avviso dei ricorrenti, può applicarsi anche a quelli con una popolazione inferiore.
“Non conosciamo ancora le motivazioni”, è il laconico commento di Molisani che puntava sulla riammissione della lista, “sapevamo che la strada era in salita e che non avevamo grandi margini, ma fino all’ultimo abbiamo sperato in una sentenza a noi favorevole”.
La speranza di ritornare in gara, più determinati che mai nel portare avanti il programma, è naufragata nella serata di ieri, quando da Roma è arrivata la brutta notizia. Ai candidati di “SiAmo Monteodorisio”, resta la magra consolazione di non aver lasciato nulla di intentato presentando, nel giro di una settimana, ben due ricorsi.
Con l’esclusione della compagine di centrosinistra i competitor passano da tre a due e sono entrambi espressione del centrodestra. Gli elettori del piccolo comune dell’hinterland vastese il prossimo 26 maggio devono quindi decidere se accordare i loro consensi a Catia Di Fabio, candidata sindaco di “Nuovo Agire” o a Nicola Generoso, aspirante primo cittadino di “Legati per Monteodorisio”.
Anna Bontempo (Il Centro)