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Verso le Europee, Tagliente: “Vi spiego come la Lega è entrata nel cuore degli italiani”


La Lega, ormai stabilmente al di sopra del 30% nei consensi degli italiani, si prepara ad affrontare l’ultima curva in vista delle elezioni europee in una settimana complicatissima, sia per il rapporto con gli alleati al governo sia per la congiuntura internazionale. Come si sta preparando e quali risvolti si paventano dopo tali elezioni? In questa conversazione con Impaginato il neo responsabile provinciale della Lega Giuseppe Tagliente ragiona a 360 sul momento politico.

Che stagione intendete aprire dopo le europee?

Al 30%, sopra o sotto questo tetto non importa, la Lega ed il suo Capitano rappresentano comunque un unicum nel panorama politico italiano. Fanno sorridere di commiserazione quei politologi pronti ad aspettare un “zero virgola” in meno rispetto ai sondaggi per dichiarare che la Lega è entrata in crisi. Nessun altro partito può vantare infatti un balzo in avanti tanto straordinario come quello che la Lega di Salvini ha fatto in così poco tempo.

Che significa?

Che la Lega è entrata stabilmente nel cuore degli italiani e lì rimane nonostante i continui attacchi a cui è sottoposta da parte degli avversari. Sono questi attacchi della sinistra italiana ed europea da Renzi e Macron, da Zingaretti alla Merkel, ad indicare e definire però la stagione, come lei la definisce, che la Lega ha in mente di aprire in Europa. Una nuova stagione che va nella direzione del rispetto dei popoli e delle Nazioni, nel ristabilimento delle regole di civile e corretta convivenza politica ed economica stabilite dai padri fondatori al momento della costituzione della Unione Europea. Una stagione all’insegna della lotta allo strapotere delle banche ed al predominio di Francia e Germania a scapito degli altri popoli che rappresenta, questo si, il vero sovranismo,  il più pericoloso di tutti.

Le pulsioni sociali contenute nel partito si legano realmente ai nuovi bisogni di cittadini e imprese? E in che modo?

Le pulsioni sociali vere sono quelle originate dal malgoverno del centrosinistra, dai ritardi dell’Italia in campo economico e produttivo, dalla crisi del ceto medio, dalle disuguaglianze che si sono create tea cittadini e tra Nord e Sud, dalla disoccupazione dei giovani, dalla dall’immigrazione selvaggia. La Lega è riuscita ad interpretare questi disagi e le soluzioni che indica e persegue in seno al governo “verdestellato” sono condivise dalla maggioranza degli italiani.

Salone del Libro di Torino: dopo le polemiche per l’esclusione della casa editrice Altaforte la Lega ha chiesto le dimissioni del direttore. 

Ciò che è accaduto a Torino è vergognoso ma ancor più vergognoso della reclusione della Altaforte dal Salone del Libro è stata la condivisione del provvedimento da parte di numerosi cosiddetti intellettuali che non hanno reagito ad un atto di vera e propria censura di tipo stalinista. La fine delle democrazie inizia con i roghi dei libri ma questa lezione di storia e stata ignorata da costoro e viene sempre ignorata quando gli fa comodo.

I numeri del Fondo monetario internazionale preoccupano. Si rischia così un avvicinamento della Troika?

Il Fondo Monetario Internazionale continua a perseguire politiche usurarie ed antidemocratiche. Il suo obiettivo era e resta il predominio sulle nazioni e lo sfruttamento dei popoli.

Scontro M5s-Lega sul presunto inciucio pd-5Stelle. Tutto vero?

È difficile capire cosa bolle realmente in pentola riguardo al destino del governo. Soprattutto adesso in piena campagna elettorale. Ipotesi meno fantasiose saranno possibili alla luce dei risultati del 26 maggio.

Anna Di Donato

twitter@ImpaginatoTw

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