La legge presentata in commissione dall’Assessore Campitelli è sconosciuta a tutti i portatori di interesse che sono stati auditi dal Presidente della Commissione Vigilanza Pietro Smargiassi. “L’assessore Campitelli – spiega Smargiassi – nel presentare la legge disse che aveva coinvolto tutti i portatori d’interesse e che questa legge aveva carattere di urgenza, tanto da non poter procedere con ulteriori audizioni.
Ma oggi, successivamente all’ascolto di Anci, Fai, Italia nostra, Feder consumatori, Feder alberghi e Legambiente, abbiamo potuto constatare che di questi nessuno era stato contattato dall’Assessore. Non si capisce quindi cosa intende Campitelli quando parla di “portatori di interessi” e soprattutto quando parla di “tutti”. Un’audizione che sarebbe servita molto all’Assessore anche perché è emerso in modo chiaro e inconfutabile che questa norma e la sua proclamazione, nulla hanno a che vedere sulle procedure che oggi tengono chiusi alcuno trabocchi”.
“La norma non sbloccherà la loro situazione! Quindi tutta la narrazione portata nelle aule della commissione Ambiente è frutto di una visione probabilmente del tutto personale dell’Assessore ma che, a sentire chi oggi ha voluto rappresentare il suo territorio in audizione, corrisponde poco alla realtà. Infatti il fermo di alcune strutture sembra essere legato ad altre questioni procedurali tra traboccante e sindaco e non assolutamente legate alla legge”.
“E’ per me importante sottolineare – continua Smargiassi – che su 8 sindaci coinvolti, solo 3 della costa dei trabocchi, (Fossacesia, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro) sono stati coinvolti in un tavolo di confronto. Del parere degli altri 5 non possiamo sapere nulla in quanto non sono pervenuti. A questo punto, la domanda è chiara: ma questa norma interessa solo qualcuno?”.
Alla fine del confronto in Commissione appare evidente come fosse del tutto necessario questa interlocuzione con tutti i portatori d’interesse, ed è importante sottolineare che se non fosse stato per le opposizioni questo utile dibattito non ci sarebbe mai stato. Appare anche abbastanza evidente che la norma non è urgente e scriverla di fretta e furia, viste anche le numerose criticità evidenziate dagli auditi, è un errore che danneggerebbe tutto il territorio. Normare i trabocchi e la ristorazione che su molti di essi viene svolta è necessario, ma se si pensa che sarà questa la norma risolutiva ci si sbaglia di grosso” conclude Smargiassi.