Bravi ragazzi. Vivaci e con tanta voglia di vivere ,ma affatto violenti. Così li descrivono i difensori. Eppure sui “bravi ragazzi” pendono accuse gravissime : uso di stupefacenti a scopo di violenza e abusi sessuali. C.C., 25 anni, F.B., 24 anni, G.B., 23, e M.B., 23, tutti di Vasto, saranno giudicati oggi dal gup del tribunale di Pescara. A difenderli saranno gli avvocati Raffaele Giacomucci, Fiorenzo Cieri, Antonello e Giovanni Cerella.
Il loro ruolo appare delicatissimo. I 4 giovani vastesi nell’ottobre 2014 insieme ad un quinto ragazzo ancora minorenne, avrebbero offerto hascisc e cocaina a una ragazzina di origine marocchina all’epoca non ancora maggiorenne. La ragazza, sarebbe stata poi portata in un appartamento di Pescara, gettata a terra e costretta ad avere ripetuti rapporti con tutti gli indagati.
I presunti reati di cui gli indagati sono accusati avvennero nel capoluogo abruzzese e per questo a giudicarli , è il tribunale di Pescara. Gli accusati respingono le accuse. Secondo gli investigatori e il pm Rosangela Di Stefano, al contrario, le accuse sarebbero fondate e per uno degli imputati, M.B. ci sarebbe anche l’aggravante della recidiva.
«Il 7 ottobre 2014», spiega il capo d’imputazione, «i 4 giovani e un minore, avrebbero partecipato ad atti di violenza sessuale nei confronti di una ragazza all’epoca ancora minorenne. La ragazza è stata portata in un appartamento, e una volta dentro, afferrata per i capelli e buttata a terra. Dopo averle offerto sostanze stupefacenti e alcoliche il gruppo di giovani l’avrebbe costretta contemporaneamente ad avere ripetuti rapporti con i presenti».
I giovani vastesi subito dopo tornarono a Vasto. La ragazza avrebbe rivelato tutto a un’amica e quest’ultima si è rivolta alla magistratura fornendo agli investigatori elementi di prova che hanno convinto la Procura a chiedere il rinvio a giudizio degli accusati. L’udienza , vista la delicatezza della vicenda, si terrà a porte chiuse.
I difensori degli indagati invocano il riserbo. Molti particolari della vicenda saranno chiariti oggi in aula. Purtroppo, la cronaca è costretta ad occuparsi sempre più spesso di fatti analoghi. Complice la droga i cui effetti sono spesso aumentati dall’alcol, sono sempre di più i giovani che non si rendono neppure conto di quello che fanno e quando riacquistano la razionalità è ormai troppo tardi.Sono sempre più numerose le aggressioni a sfondo sessuale del cosiddetto “branco”. Quel che è peggio i protagonisti delle aggressioni hanno da poco compiuto la maggiore età.
Paola Calvano (Il Centro)