E’ stato riconfermato con il 95% dei voti il sindaco uscente Agostino Chieffo. Quasi un plebiscito. L’esponente della lista civica “Patto per Gissi” ha ottenuto 1.387 preferenze, contro le 85 accordate dagli elettori al suo sfidante, Adriano Zambi (Alternativa democratica per Gissi) che entra in consiglio insieme ad altri due candidati della compagine di sinistra.
“Sono molto soddisfatto”, rimarca l’avvocato Chieffo, “un risultato del genere con quella percentuale non era affatto scontato. Ora dobbiamo mettercela tutta per onorare gli impegni presi con i cittadini”.
E’ stata una competizione elettorale decisamente anomala quella andata in scena a Gissi, dove il centrosinistra, che cinque anni fa perse le elezioni per un solo voto, ha rinunciato a presentare la lista, facilitando la corsa di Chieffo verso il secondo mandato. L’incognita era rappresentata dalla posizione che avrebbero preso i vertici locali del partito democratico, che a ben vedere lo scarno bottino elettorale racimolato da Zambi, sono rimasti alla finestra, limitandosi al ruolo di spettatori. A certificarlo le tante schede bianche e nulle.
“Mi aspettavo qualche voto in più, ma sono contento lo stesso”, dice Zambi, “farò un’opposizione costruttiva, ma senza dare tregua al sindaco. In paese siamo tutti amici, ma la politica è un’altra cosa. Lo sapevo che non ci sarebbe stata partita. Del resto sono sceso in campo solo per colmare il vuoto lasciato dai rappresentanti locali del Pd, a causa della loro incapacità a presentare la lista. Mi sono sempre battuto e mi batterò per rappresentare i principi e i valori di cui in passato si è sempre fatto portavoce il Pci e successivamente Rifondazione comunista”.
Il riconfermato sindaco, dal canto suo, ribadisce la volontà di impegnarsi per portare a termine i progetti avviati durante il precedente mandato amministrativo.
L’obiettivo primario è quello di contrastare il fenomeno dello spopolamento, cercando di migliorare le condizioni di vita generale nel paese, per fare in modo che chi ci vive resti a Gissi. Ma anche quello di favorire il ritorno di quelle famiglie che negli anni passati si sono trasferite altrove.
Anna Bontempo (Il Centro)