A una settimana dalle elezioni Europee del 26 maggio escono fuori due dati importanti. In primis che il Pd della Provincia di Chieti ha ottenuto un risultato tra i migliori dell’Abruzzo e del Mezzogiorno ed in secondo luogo che i candidati eletti nella nostra circoscrizione – Roberti, Ferrandino, Cozzolino, Picierno – hanno raccolto la maggior parte delle preferenze regionali nella nostra provincia, segno di radicamento e prossimità territoriale ai cittadini.
La Lega ha vinto non per i suoi candidati ma per “l’effetto Salvini”. San Salvo, Cupello e Orsogna sono solo tre degli esempi di quanto appena detto. A San Salvo su quasi 3.000 voti alla Lega solo 800 hanno preferenza. A Cupello il sindaco uscente Manuele Marcovecchio (ora consigliere regionale di Salvini), alle comunali della sua città ha preso 100 voti. Il sindaco uscente di Orsogna, consigliere regionale della Lega, addirittura perde le comunali.
È evidente dunque che il centrodestra è solo il brand di Salvini che attrae ex forzisti e delusi del movimento. Dal canto suo il M5S ha invece lasciato sul campo migliaia di voti in pochi mesi per l’inconcludente attività di Governo e per l’assenza dai luoghi in cui vengono eletti.
Il Pd invece, con l’unitarietà della proposta elettorale, resta dunque l’unico attore politico in grado di essere alternativo al monopolio leghista della nuova destra. L’unico attore che può contare su una rete territoriale in grado di rappresentare le nostre popolazioni con i disagi e le opportunità del difficile momento che viviamo.
In Provincia abbiamo l’unico consiglio provinciale a guida centrosinistra, un deputato, il capogruppo PD in Regione Abruzzo e i sindaci delle maggiori città. Bisogna sempre fare meglio. Lo sappiamo e stiamo lavorando per questo.
Puntando lo sguardo al Governo si può notare con palese espressione che non si discute più di progetti e di programmazione e che al loro interno litigano per giustificare la profonda incoerenza delle azioni amministrative rispetto agli annunci. Tagliano bonus, pensioni, tribunali, sanità e cultura per finanziare le propagande elettorali di due ministri vacanzieri. Siamo poi di fronte ad un Presidente del Consiglio che non conta né in Europa né in Italia. Siamo di fronte ad una politica che sta isolando il paese.
Come Partito Democratico abbiamo combattuto partite difficili con coraggio ed energia anche in comuni dove non abbiamo vinto: lì ci stiamo impegnando già da ora. Ringraziamo per tutto questo i Segretari e gli attivisti che si dedicano a far vivere e prevalere un modello di società alternativo a quello della paura. Siamo inoltre lieti di aver rispolverato l’interesse per il partito, tornati ora a dibattere con noi. Accogliamo i delusi dalle pregresse esperienze extra Pd, civiche e similari. Siamo aperti a nuovi iscritti, militanti e alla costruzione di una coalizione ampia e vera, che parli di gruppi e non di singoli. Vogliamo parlare con il paese e non solo con le sigle.
Apriremo, nei prossimi giorni, 10 nuovi circoli e faremo un piano Marshall di riorganizzazione della struttura territoriale per avere una maggiore capacità di ascolto e dialogo. Lo faremo con tutti quelli disponibili e volenterosi. Lo faremo iniziando da ora, proseguendo con il Congresso Regionale e approdando a una nuova strutturazione organizzativa e identitaria del partito. Lo faremo con la forza e lo spirito riformista, che pensa al sociale e alla sostenibilità, al futuro e al territorio. Riteniamo il Pd sia elemento utile al centrosinistra e lo mettiamo a disposizione.
Segreteria Provinciale Pd Chieti