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Stamane la cerimonia di inaugurazione della mostra Gernika

Oggi a Palazzo d’Avalos, alle ore 11.30 ci sarà la cerimonia di inaugurazione della mostra GERNIKA. Un evento culturale di grande rilievo ospitato solo nelle Città di Fermo, Firenze, Assisi e Vasto.

Una straordinaria occasione espositiva e un progetto culturale di grande forza emotiva”: così l’arch. Monica Baldi, curatrice dell’esposizione, ha definito la mostra GERNIKA ( Guernica in lingua spagnola) di Sofia Gandarias.

Guernica ( Gernika-Lumo) è la città basca che ha il triste primato di aver subito prima al mondo un bombardamento aereo a tappeto, il 26 aprile 1937 durante la guerra civile spagnola. Un attacco deciso a freddo, con migliaia di vittime innocenti, solo per testare l’efficacia di una allucinante strategia militare. Un evento che commosse Picasso e ne ispirò, in quello stesso 1937, una delle opere più famose. Per Sofia Gandarias, che a Guernica era nata nel 1951, quei lontani eventi sono un ferita dell’anima, una emozione intensa e penetrante che l’artista, prematuramente scomparsa nel 2016, ha voluto affidare alle grandi opere che dal 2 giugno al 10 luglio saranno in esposizione nelle prestigiose sale del Quarto della Marchesa di Palazzo d’Avalos.

All’inaugurazione sarà presente Enrique Barόn Crespo, già presidente del Parlamento Europeo dal 1989 al 1992, l’uomo politico spagnolo che nel 1987 aveva sposato Sofia Gandarias. Nozze, per inciso, celebrate a Venezia, a testimonianza di un affetto per l’Italia mai venuto meno.

Lo dimostra anche questa mostra itinerante che, dopo i passaggi spagnoli, è approdata in Italia. Già a Firenze, Roma e Fermo. Ora a Vasto, unica tappa abruzzese, e quindi ad Assisi. A testimoniare il grido di dolore delle vittime della guerra e a lanciare forte un messaggio di fratellanza e di opposizione alla violenza. Non a caso le opere appartengono al Museo della Pace di Gernika.

Questo progetto espositivo così forte e coinvolgente – sottolinea Giuseppe Forte, vicesindaco e assessore alla cultura di Vasto – rappresenta una occasione di monito e uno spunto di riflessione sull’importanza del dialogo e della Pace per realizzare il progetto di un mondo migliore. La nostra città è orgogliosa di ospitare la mostra e ringrazia la Fondazione Immagine e in particolare il mecenate Alfredo Paglione, che tanto ha fatto per il Museo di Palazzo d’Avalos, per averci offerto questa occasione”.

La mostra abruzzese, oltre che dal Comune di Vasto, è organizzata infatti dalla Fondazione Immagine, l’ente presieduto da Luciano Di Tizio che cura la conservazione e la valorizzazione delle donazioni di Paglione in Abruzzo, ovviamente con la fondamentale partecipazione di chi l’esposizione l’ha realizzata: la curatrice Monica Baldi e gli spagnoli di Legado Gandarias e della Fundaciòn Yehudi Menuhin, che saranno tutti presenti al vernissage.

Sofia Gandarias è stata un personaggio di assoluto rilievo nell’arte contemporanea con opere e mostre che hanno lasciato il segno e con una costante attenzione verso i valori della tolleranza e della pace. Testimone del suo tempo ha anche consegnato alla storia dell’arte una serie di ritratti di protagonisti della cultura che ha avuto modo di incrociare: il virtuoso del violino Yehudi Menuhin (“l’uomo più saggio che abbia mai incontrato”), con la cui Fondazione ha subito iniziato a collaborare, e poi ancora Primo Levi, Nureyev, Rita Levi-Montalcini, Aligi Sassu e la moglie Helenita Olivares, Carlo Rubbia, Yves Montand, Pablo Neruda, Rafael Alberti e Papa Francesco, per citarne solo alcuni.

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