Il Consiglio regionale, nella seduta odierna, ha approvato a maggioranza, con il voto contrario del Movimento 5 stelle e l’astensione della coalizione di centrosinistra, il progetto di legge che prevede modifiche e integrazioni alle leggi regionali per il recupero e la valorizzazione dei trabocchi della costa abruzzese. Assente alla seduta il presidente della Regione Marco Marsilio, impegnato a Torino la sottoscrizione del Protocollo di Intesa e del relativo piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria, nell’ambito dell’Italian clean air dialogue.
Il Consiglio ha poi approvato la “taglia leggi”, che ha abrogato ben 446 leggi e disposizioni normative sulle 2.947 in vigore al fine di semplificare la vita e il lavoro degli uffici, vecchie di 46 anni, cadute nel dimenticatoio o assorbite da disposizioni successive.
Per quanto riguarda la norma sui Trabocchi prevede tra le altre cose che “la parte di struttura componente il trabocco destinata a ristorazione aperta al pubblico non può eccedere la superficie di 160 metri quadrati calpestabili e la parte destinata a servizi e accessori connessi alla ristorazione quali cucina e servizi, non può superare i 50 metri quadrati calpestabili”.
Inoltre, “l’attività di ristorazione può essere svolta con un’accoglienza massima di 60 persone inclusi ospiti e personale”.
Sulla questione nelle ultime settimane sono divampate roventi polemiche a seguito delle visite ispettive della Capitaneria che avrebbe accertato irregolarità urbanistiche legate all’ampliamento e messa in sicurezza delle strutture ricettive sul mare, in particolare nella costa teatina.
Gli imprenditori, nel corso degli anni, anche grazie alle concessioni dei Comuni hanno allargato l’attività affiancando a quella della pesca anche la ristorazione.
I trabocchi sono una trentina e in una quindicina sono stati aperti anche ristoranti.
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