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Jovanotti, la spiaggia e gli ambientalisti

Come potrei continuare a definirmi Ambientalista storico, se dopo aver visto quello che sta succedendo in queste ore in un tratto della spiaggia vastese non dovessi pubblicamente denunciare la scelta della amministrazione di concedere, ad un evento dell’artista Jovanotti, e che vedrà la presenza a Vasto di oltre 40 mila persone, un delicatissimo tratto di arenile per alcuni giorni di agosto concludendosi il 17 con il concerto stesso! Dovrei io rinnegare tutto ciò che ho scritto e fatto in azioni anche personali per la difesa dell’ambiente in generale in tutti questi anni se non biasimassi e criticassi fortemente questa decisione cervellotica? 

Un concerto che si dovrà tenere su un ampio tratto di arenile, dove insistono concessioni balneari, e ne sono diverse che dovranno per quel periodo o giorno chiudere o spostarsi, con il blocco di attività estive come quelle del circolo nautico, e di altre che vivono su quella area. Questo accadrà almeno per 5 giorni. La delibera che ordina tutto questo è la 161 del 24 maggio c.a. e la 168 del 4 giugno 2019.

Una domanda da porre alla amministrazione: se proprio si voleva fare un evento di tale portata non sarebbe stato meglio suggerire una area vasta come i terreni della zona Incoronata di proprietà comunale confinanti con Aqualand, o altre aree da destinare a grandi eventi, perché provocare una grave alterazione delle zone dunali e sabbiose di Vasto Marina con la presenza di migliai e migliaia di spettatori? Rompere equilibri naturali come quelli che avremo malauguratamente, e i cui danni ambientali saranno permanenti, ci dice della ignoranza ambientale circa la tutela di zone deboli e fragili.

Il Sindaco non mi pare eccella nella difesa dell’ambiente, anzi voglio dirgli che nel 2016 accettò i miei dieci punti ecologici e ambientali, tra cui la tutela anche della spiaggia e delle dune, ma che purtroppo in questi anni della sua conduzione assieme alla sua assessora alla ecologia Paola Cianci ha volutamente dimenticato e non rivolto verso la protezione delle zone deboli e suggestive in quanto patrimonio naturale non solo dei vastesi ma della intera umanità. Sulle bellezze della natura della nostra spiaggia molti imprenditori sono diventati ricchi e modificato il loro stato economico.

Questi ultimi accettano così senza battere ciglio questo oltraggio alla loro e nostra spiaggia? Non sono consapevoli dei danni futuri arrecati colpendo il loro futuro imprenditoriale perché ne ignorano le negative trasformazioni dell’habitat naturale dopo eventi di tale portata? Era indispensabile questo evento di Jova Beach Party per la bonifica di Fosso Marino o non sarebbe stato opportuno tentare di eliminare questo storico e drammatico problema che si presenta ogni estate e da trenta anni?. Siamo curiosi di conoscere chi sono stati gli ideatori di questa insana follia! Qualcuno forse all’interno di questa amministrazione? E veniamo ai costi : il concerto si dice che sia a costo zero per il comune. Bene! Anzi male!. Ora per un Comune che quotidianamente lamenta la penuria di soldi per la manutenzione cittadina, leggiamo dalla delibera n. 168 del 4 giugno che per “lavori di sistemazione area adiacente fosso marino per evento Jova Beach Party” si spenderanno 20.500 mila euro. E gli ambientalisti come Taglioli e Suriani e tanti altri nulla hanno da dire?

Vasto 7 giugno 2019 Ivo Menna Ambientalista storico

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