Salmonella nelle acque del torrente Cena a Cupello. Con il passare delle settimane appare sempre più improbabile che la fonte dell’inquinamento possa essere stata la vasca del Civeta posta sotto sequestro. Non solo il punto malato del torrente è più a monte dell’impianto, ma ci sarebbero altri elementi che hanno spinto i tecnici ad inviare all’Aquila i campioni di acqua per individuare il ceppo che ha prodotto l’inquinamento. Fino a quando le indagini non faranno chiarezza, nessuno potrà usare l’acqua del torrente.
Le tracce di salmonella sono comparse nel corso d’acqua che attraversa località Valle Cena il 9 aprile scorso. Alla luce dei risultati, l’amministrazione comunale di Cupello, il 2 maggio ha firmato un’ordinanza e ha disposto «il divieto di utilizzo delle acque superficiali» del corso d’acqua: niente irrigazione né utilizzo per alimentare le aziende agricole della zona. I cartelli che segnalano la presenza della salmonella non sono stati ancora rimossi.
“L’Arta”, dice il vice sindaco di Cupello, Fernando Travaglini che segue la vicenda “aspetta che da L’Aquila arrivino risposte sulla natura del batterio che ha provocato l’inquinamento. E fino a quando l’Arta non fornirà notizie rassicuranti resterà in vigore l’ordinanza che vieta ogni utilizzo dell’acqua del fiume. Probabilmente la discarica non c’entra nulla. Il ceppo inquinante potrebbe essere un altro”, afferma Travaglini.
Al momento nulla è ancora certo. Le cause che hanno portato alla formazione del batterio nel corso del fiume sono tante. Tra le ipotesi più accreditate potrebbero esserci la presenza di sacche di ristagno dell’acqua, lo sversamento di liquami nel fiume o la concimazione dei terreni. La contaminazione, quindi, potrebbe derivare da cause diverse.
Il torrente comunque è sotto controllo. Sulle sue acque sono accesi i riflettori delle autorità competenti. Gli stessi problemi sofferti dal torrente Cena furono riscontrati in passato anche nelle acque del Trigno e del Buonanotte . In entrambi i corsi d’acqua furono trovate tracce di salmonella. In generale, il quadro dei fiumi abruzzesi non è affatto confortante. I casi di inquinamento segnalati dall’Arta sono numerosissimi e diffusi, soprattutto per quanto riguarda la contaminazione delle acque sotterranee da nitrati, ammonio e solventi clorurati.
“I cittadini devono stare tranquilli”, dice Travaglini. “La loro salute è una priorità. Siamo certi che presto sarà individuata la causa della contaminazione”.
Paola Calvano (Il Centro)
