Chiede documenti inerenti un concorso e, non riuscendo ad averli, scrive al Prefetto Giacomo Barbato lamentando la scarsa trasparenza e il mancato accesso agli atti. Ha deciso di rivolgersi al responsabile dell’Ufficio territoriale del Governo Vincenzo Suriani, presidente della Commissione di vigilanza permanente.
“Ho scritto una lettera al Prefetto di Chieti, per lamentare la drammatica situazione del diritto di accesso ai documenti del Comune da parte dei consiglieri”, racconta Suriani, esponente di Fratelli d’Italia-An, “in particolare ho fatto presente a sua Eccellenza Giacomo Barbato, che alcuni documenti, anche di facile reperibilità, richiesti dai consiglieri di minoranza, non vengono loro consegnati dal 13 maggio. Ovviamente non sfuggono a questa regola dell’opacità da parte degli uffici comunali, e dell’Ufficio del Personale in particolare, anche i documenti inerenti il famoso concorso per quattro posti impiegatizi, che scadrà il 14 giugno prossimo. Tali documenti sul concorso, infatti, sono stati richiesti in data 28 maggio, ma non mi sono stati consegnati a tutt’oggi, nonostante diversi solleciti. Risulta quindi evidente una palese volontà di alcuni uffici di ostacolare il corretto svolgimento del mandato elettorale da parte dei consiglieri di opposizione, in vista dell’assemblea civica in programma oggi. Pertanto ho sollecitato il Prefetto a intervenire per sbloccare la situazione e per garantire la massima trasparenza e il massimo accesso dei consiglieri ai documenti comunali, così come stabilito dal Testo Unico degli Enti Locali del 2000”.
Non è la prima volta che gli esponenti della minoranza lamentano il mancato accesso agli atti. In passato i rappresentanti dell’opposizione hanno anche denunciato la gestione dell’albo pretorio on line, denunciando la tardiva pubblicazione di delibere, determine dirigenziali e avvisi pubblici.
Nei giorni scorsi i consiglieri del centrodestra avevano puntato l’indice contro la scadenza “flash” del concorso per l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato di quattro impiegati di vari profili professionali come il messo notificatore coordinatore, l’addetto ai servizi di archiviazione dati e documenti e addetto ai servizi di protocollazione. In quel caso la minoranza aveva protestato per la mancanza di pubblicizzazione data alla selezione.
Anna Bontempo (Il Centro)