“Com’è possibile?”. E’ la frase che Clara Marchesani, 85 anni sorella di Michela Marchesani, 87 anni , l’anziana uccisa a colpi di triangolo nella residenza per anziani San Pio, continua a ripetere senza ricevere purtroppo una risposta. L’anziana signora che abita proprio difronte al San Pio andava a trovare tutti i giorni la sorella e restava a lungo con lei. Ogni tanto arrivava anche la sorella Gilda che abita a Petacciato (Campobasso). “Clara e Gilda non riescono a rassegnarsi”, dice il legale della famiglia, l’avvocato Diego Sabatino di Termoli.
“Vogliono sapere che cosa è accaduto quella notte e perchè sono state avvisate solo alle 11 di domenica. Clara Marchesani, come era sua abitudine domenica mattina ha raggiunto la rsa , ha visto che c’erano i carabinieri. Qualcuno le ha detto che era morto un anziano e lei è tornata a casa. Alle 11 è stata avvisata della tragedia dai carabinieri e dai responsabili della rsa. Ha avuto uno shoch e tutt’ora sta malissimo. Non ha ancora avvisato altre due sorelle che abitano in Australia perchè teme che possano sentirsi male anche loro “, spiega l’avvocato Sabatino.
“Michela Marchesani aveva 87 anni ma stava benissimo. Non aveva bisogno di farmaci o cure particolari. Fino a due anni fa viveva con la sorella Clara. Poi si è rotta il femore. A quel punto ha scelto la rsa vicina a casa. Si trovava bene. Non credo avesse fatto in tempo a conoscere Vito Papa. Certo il destino è stato proprio crudele. Nella stessa stanza di Michela Marchesani dormivano altre due ospiti. Papa è passato davanti ai due letti e ha raggiunto il letto di Michela sfogando la sua furia. Non si può morire così”, afferma l’avvocato Sabatino.
Paola Calvano (Il Centro)