Venti arresti, altri 37 indagati, 13 chili di droga sequestrati durante le indagini: sono i numeri della maxi operazione Evelin scattata a fine novembre 2018 nelle province di Chieti, Genova, Campobasso e Foggia con l’impiego di 300 militari, corpi speciali, due elicotteri e cani specializzati nella ricerca di banconote. Un’inchiesta, diretta dal pm Stefano Gallo della Distrettuale antimafia, che ha inferto un duro colpo al narcotraffico nel Vastese. I legali degli indagati hanno ricevuto sabato la notifica della conclusione delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio di tutti gli arrestati. Presto sarà fissata la data dell’udienza preliminare.
Fra gli indagati molti albanesi, ma anche vecchie conoscenze locali delle forze dell’ordine. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e possesso e porto illegale di armi. La gang, che si riforniva soprattutto in Olanda, Albania e Slovenia, avrebbe gestito notevoli quantitativi di droga: solo di cocaina tra i 4 e i 5 chili al mese. Fra i clienti, diversi minorenni, di una scuola superiore.
Otto mesi fa la vicenda portò in carcere Denis Bimi (28 anni), presunto capo, Clirim Tafili (49), Elvis Cafi (39), Adriano Shabanaj (44), Agim Cafi (39), Besmir Sylja (24), Elvin Tafili (39), Ajden Cekorja (24), Bruno Aliu (35), Erlin Roci (32), Alessandro Ronzullo (35), originario della Puglia ma residente a San Salvo, Franco Nardino (55) di San Severo, Berardino D’Onofrio (31), nato a Foggia ma residente a San Salvo, il macedone Emran Morina (29) e il romeno Costel Blanaru (42).
Arresti domiciliari, invece, per Raffaele Iacovone (51) di Castiglione Messer Marino, Matteo Colapietra (58) di Campomarino (Campobasso) e gli albanesi Eqrem Bimi (58), Andersen Tomorri (27) e Albjond Xheka (29).
Le indagini partirono il 1 aprile del 2015 dalla sparatoria al bar Evelin di San Salvo : quattro colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata e un ferito. Il compito dei difensori non si presenta facile, Secondo gli inquirenti l’organizzazione era riuscita a sbaragliare la concorrenza, respingendo con metodi violenti i tentativi di infiltrazione della malavita foggiana. Gli avvocati Fiorenzo Cieri, Marisa Berarducci, Antonello Cerella e Alessio Mucci sono pronti a dare battaglia.
Paola Calvano (Il Centro)