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Mobilitazione contro la nuova discarica

Invita tutti gli amministratori del territorio di schierarsi senza se e senza ma contro il progetto,  chiedendo audizioni ed esprimendo valutazioni sull’iniziativa privata”. Il Comitato per la difesa del comprensorio vastese torna a sollecitare i sindaci  in vista della riunione del Comitato Via regionale in programma l’11 luglio all’Aquila. All’ordine del giorno una serie di pratiche tra cui quella relativa alla quarta discarica da 480mila metri cubi per rifiuti non pericolosi a ridosso del Polo Tecnologico di Valle Cena, proposta dalla Cupello Ambiente, la stessa società che ha in gestione la terza vasca del Civeta sequestrata lo scorso mese di marzo dai carabinieri del Noe, su disposizione della Procura, ed ancora oggi chiusa.

“Sarebbe surreale approvare il progetto  dopo quello che è accaduto”, dicono i rappresentanti del Comitato, “l’impianto dovrebbe sorgere a fianco del Civeta, il Consorzio pubblico per il quale Cupello Ambiente ha finora gestito la terza discarica, finita recentemente sotto sequestro dalla Procura di Vasto. Abbiamo raccolto migliaia di firme contro l’iniziativa nei comuni del Vastese e presentato dettagliate osservazioni contrarie assieme al Forum H2O e alla Stazione Ornitologica Abruzzese. Ora che la decisione sta per arrivare chiediamo a tutti gli amministratori del territorio di schierarsi senza se e senza ma davanti al Comitato Via, dove basta fare domanda per essere auditi ed esprimere le proprie valutazioni sul progetto.

In ogni caso un via libera all’iniziativa sarebbe letteralmente surreale, dopo il sequestro e dopo la rivelazione di documenti che hanno svelato una serie di criticità del sito. Il procedimento penale farà il suo corso ma evidenziamo che gli stessi enti che sono chiamati a decidere non sono stati in grado di gestire minimamente il territorio e gli impatti degli impianti autorizzati negli anni scorsi. Un’area, quella del Vastese, già pesantemente incisa da queste opere non può sopportarne altri”, concludono i referenti del Comitato. Nelle scorse settimane i sindaci, riuniti nell’aula consiliare del comune di San Salvo,  sono tornati alla carica annunciando una serie di iniziative: costituzione di parte civile nel processo penale che eventualmente seguirà alla fase conclusiva delle indagini  ed un’azione civile risarcitoria per il recupero dei costi aggiuntivi a cui i comuni sono andati incontro per il conferimento dei rifiuti in altri impianti.

Anna Bontempo (Il Centro)

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