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Il Tar tiene chiuso il camping abusivo

Resta chiuso il Camping Europa. Il Tar di Pescara,  a cui si è rivolto il legale rappresentante della società titolare della struttura ricettiva,  ha rigettato la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso presentato ai giudici amministrativi per l’annullamento dell’ordinanza con cui il dirigente dell’ufficio commercio e attività produttive del Comune, Luca Mastrangelo  aveva  disposto la revoca dell’autorizzazione amministrativa rilasciata il 21 giugno 1993 per lo svolgimento dell’attività di campeggio.

Il collegio, formato da Renata Emma Ianigro, Massimiliano Balloriani e Rosanna Perilli non ha ritenuto fondate le argomentazioni della società ricorrente che, difesa dagli avvocati Carlo Perrozzi, Antonino Cerella, Cristiano Bertoncini e Tommaso Marchese, aveva sostenuto che non erano stati ancora definiti i tre procedimenti di condono pendenti.

Il Comune si è costituito parte civile tramite l’avvocato Alfonso Mercogliano. Nell’ordinanza di rigetto della domanda cautelare il Tar fa anche riferimento alla relazione dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Vasto “dalla quale risulta che il campeggio è totalmente abusivo, o almeno lo è per la maggior parte dei manufatti realizzati al suo interno, e che la mancata definizione dei procedimenti di condono è imputabile all’inerzia serbata dagli interessati nella produzione dei documenti”.

Il Collegio non ha neanche ravvisato “un pregiudizio grave e irreparabile all’immagine ed all’avviamento societari, dal momento che l’attività commerciale non è in corso di svolgimento e che i diritti, patrimoniali e non, invocati dalla ricorrente devono comunque recedere a fronte degli interessi all’incolumità pubblica e ambientale, la realizzazione dei quali impone che l’attività ricettiva del campeggio venga svolta nel pieno rispetto delle regole preventive e precauzionali”.

Insomma, il campeggio resta chiuso. La querelle sulla struttura ricettiva a due passi dal mare e al confine con il Torrente Buonanotte (il corso d’acqua che segna il confine tra Vasto e San Salvo) và avanti da mesi. Diversi i provvedimenti emanati dal Comune che ha anche intimato al legale rappresentante di sgombrare un’area demaniale di 460 metri quadrati occupata da bungalow  e manufatti e di ripristinare lo stato dei luoghi. Le irregolarità accertate  sono sia di tipo urbanistico, sia relative a  violazioni amministrative direttamente ricollegabili a quelle edilizie. L’occupazione abusiva dell’area demaniale era stata accertata nei mesi scorsi dall’Ufficio Circondariale Marittimo.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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