Trovato all’interno del proprio locale che era stato chiuso con una ordinanza del Comune, E.P. è finito in giudizio per violazione dei sigilli ,rischiando una condanna di 3 anni. Il giudice Italo Radoccia lo ha assolto con formula piena. Il giudice infatti ha accolto la tesi difensiva dell’avocato Antonino Cerella secondo cui l’imputato non aveva commesso alcun reato, visto che al momento dell’ispezione, si trovava all’interno del suo locale solo per svolgere lavori di manutenzione e non aveva assolutamente aperto al pubblico l’esercizio commerciale.
In sostanza non aveva commesso alcuna violazione. “Sono soddisfatto per il mio cliente”, ha commentato Cerella .”Dopo una lunga battaglia con il Comune di San Salvo ,è stato assolto con formula piena”.
La vicenda risale a dicembre 2017. Il Comune di San Salvo aveva emesso un’ordinanza in cui disponeva la cessazione immediata dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande con chiusura dell’esercizio commerciale e apposizione dei sigilli. Circa un mese dopo, nel corso di una ispezione della polizia locale, il titolare del bar era stato trovato all’interno del locale. Era immediatamente partita la contestazione penale per violazione dei sigilli.
Mercoledi E.P. è comparso davanti al giudice del Tribunale di Vasto. Sentite le parti il giudice , come detto ha accolto la tesi difensiva mettendo fine alle preoccupazioni del barista.
Paola Calvano (Il Centro)