Le ruspe arrivano sulla spiaggia di buon’ora per iniziare i lavori di pulizia, di taglio della vegetazione e di livellamento dell’area di Fosso Marino, ma l’intervento dei carabinieri forestali induce la ditta incaricata a sospendere i lavori, che verranno poi ripresi nel tardo pomeriggio su disposizione del sindaco Francesco Menna.
L’ennesimo atto della telenovela sul Jova Beach Party si è consumato nella giornata di ieri che è stata un susseguirsi di colpi di scena. Il concerto di Jovanotti è diventato ormai una sfida per l’amministrazione comunale che, pur non sapendo ancora se il concerto si terrà, ha deciso di anticipare i tempi e di iniziare la pulizia di Fosso Marino per la quale ha ottenuto dalla Regione 80mila euro.
Nonostante non ci sia ancora il via libera del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico – che deve esprimersi sul nuovo piano predisposto dall’organizzazione dell’evento in programma il 17 agosto sulla spiaggia di Vasto – il Comune ha ordinato, con una determina dirigenziale firmata da Luca Mastrangelo, la pulizia di Fosso Marino, il canale che sfocia nella parte centrale del litorale e che rientra nell’area individuata per lo svolgimento del concerto, rappresentando una delle criticità ravvisate dal Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico.
Gli interventi che hanno comportato il taglio della vegetazione e il livellamento dell’area, sono stati affidati alla ditta Asfalti Trigno per un importo di 3mila euro. Le ruspe sono entrate in azione di primo mattino e, in un battibaleno, hanno fatto tabula rasa delle canne presenti lungo le sponde del corso d’acqua che è stato ricoperto dalla sabbia.
L’intervento dei carabinieri forestali che hanno prima effettuato un sopralluogo a Vasto Marina e poi si sono fiondati in Comune a prelevare alcuni documenti, ha indotto la ditta a fermare i lavori. Lavori che sono ripresi nel tardo pomeriggio di ieri su disposizione del sindaco Menna che è passato al contrattacco presentando una denuncia in Procura contro ignoti.
“Ho provveduto a depositare una dettagliata informativa”, fa sapere il primo cittadino, “e ho contestualmente ordinato la ripresa immediata dei lavori ad opera della ditta affinchè gli stessi si svolgano rapidamente a garanzia della pubblica incolumità ed il decoro dell’area”.
Non la pensa così Massimo Pellegrini presidente della Stazione Ornitologia Abruzzese (Soa) che il 24 giugno scorso aveva presentato un esposto.
“Dubito che il Comune sia in possesso delle autorizzazioni”, afferma l’ambientalista, “Fosso Marino è un corso d’acqua riportato nella mappa ufficiale del reticolo idrografico del Ministero dell’Ambiente e che secondo il piano demaniale marittimo dovrebbe essere oggetto di rinaturalizzazione. Faremo una denuncia alla magistratura”.
Anna Bontempo (Il Centro)