Ribadisce quanto già segnalato nel precedente esposto di giugno e ne annuncia un altro “per far pienamente luce su quanto accaduto e il rispetto e la tutela dell’area di Fosso Marino”. La Stazione Ornitologica Abruzzo (Soa) torna all’attacco dopo le intenzioni manifestate dal sindaco Francesco Menna di voler denunciare “ambientalisti ed ornitologi” per una serie di reati, tra cui procurato allarme e interruzione di pubblico servizio.
“La denuncia annunciata dal sindaco appare una reazione a dir poco fuori luogo”, commenta Massimo Pellegrini, “un esposto chiede verifiche alle autorità competenti e non può certo imporre alcuna interruzione e tanto meno destare paure ed ansie. Ribadiamo che l’interramento di Fosso Marino realizzato dal comune di Vasto sembra contrastare non con le opinioni della associazione, ma con leggi e strumenti urbanistici territoriali vigenti essendo a tutti gli effetti classificato come un corpo idrico con tutte le sue funzioni sia naturali che idrologiche di convogliamento delle acque meteoriche a mare. In relazione ai fatti del 1° agosto, anche alla luce dell’intervento dei carabinieri forestali, ribadiamo quanto scritto a giugno e annunciamo un nuovo esposto per far pienamente luce su quanto accaduto”.
“Ci sorprende”, aggiunge il presidente della Soa, “ che, nell’autorizzazione comunale del 31 luglio, non sono citate autorizzazioni e pareri quali genio civile, vincolo idrogeologico e soprintendenza. Così come non ci sono riferimenti al piano demaniale marittimo. Mentre viene citata la necessità di “livellamento del litorale sabbioso, che presenta attualmente cumuli di sabbia e dune nonché il taglio della vegetazione esistente”, che non sarebbe consentito dalla Legge 45/1977 ed altre”, conclude Pellegrini.
Anna Bontempo (Il Centro)