I pesci morti erano ancora lì nell’acqua stagnante di una pozza lasciata in seguito all’intervento delle ruspe. Sono stati prelevati dagli addetti del servizio veterinario della Asl, giunti sul posto insieme ai carabinieri forestali, per essere analizzati. Sono scattati gli accertamenti dopo l’intervento della Stazione Ornitologica Abruzzese (Soa) che ha segnalato una moria di pesci a Fosso Marino, il canale “tombato” in previsione del concerto di Jovanotti, provocando la dura reazione del sindaco Francesco Menna.
Quest’ultimo ha annunciato querela per calunnia, diffamazione a mezzo stampa e procurato allarme nel caso in cui la notizia si rivelasse una bufala. Circostanza che verrà accertata dalle indagini in corso. In seguito alla segnalazione dell’associazione, allertata a suo tempo da alcune persone del posto, i carabinieri forestali hanno effettuato un nuovo sopralluogo, a distanza di dieci giorni da quello precedente, per verificare quanto denunciato dalla Soa. Insieme ai forestali c’erano anche alcuni addetti del servizio veterinario della Asl che hanno preso in consegna i pesci sui quali verranno effettuate delle analisi.
Secondo i responsabili della Stazione Ornitologica Abruzzese “la presenza di giovani anguille testimonia l’importanza di questi piccoli fossi per alcune specie molto importanti per l’economia ittica”. Insomma Fosso Marino continua ad essere terreno di scontro.
Quello effettuato ieri è il secondo blitz dei carabinieri forestali a distanza di circa 10 giorni dal primo. Erano già intervenuti il 31 luglio scorso, quando le ruspe della ditta incaricata dal Comune iniziarono a tagliare la vegetazione presente a Fosso Marino per poterlo in seguito ricoprire di sabbia, in modo tale da consentire il livellamento dell’area destinata ad accogliere il Jova beach party.
Anna Bontempo (Il Centro)