Bambini costretti a restare a casa perchè in giardino scorazzano tranquilli mamma cinghiale e i suoi cuccioli (è successo ancora ieri all’Incoronata), due motociclisti finiti in ospedale e una pendolare contusa e con la macchina distrutta. E’ il bilancio dei problemi registrati in città dagli ungulati. A tutto questo si aggiungono i danni provocati nelle campagne. Interi raccolti devastati da branchi assettati e affamati. Le associazioni di coltivatori dicono “basta“.
Coldiretti al termine di una riunione ha chiesto ieri nuove norme e interventi immediati. “E’ urgente fronteggiare l’emergenza cinghiali”, annota Coldiretti “distruggono le campagne alla ricerca di cibo mettendo a repentaglio anche l’incolumità delle persone. Un problema ormai antico”.
Giovedi sera a Lentella, si è riunito su invito del primo cittadino Carlo Moro, un gruppo di sindaci del comprensorio (San Buono, Palmoli, Tufillo e Fresagrandinaria). Insieme ai vertici della Coldiretti Chieti (il direttore Luca Canala e il segretario di zona Giuseppe Di Pietro) agricoltori e amministratori hanno ribadito la posizione dell’organizzazione e la necessità di collaborare per fronteggiare una problematica ormai ultradecennale.
“Le campagne vastesi” ha dichiarato il direttore Canale “sono state letteralmente distrutte. I cinghiali affamati hanno assaltato le coltivazioni di cereali, mais e girasole, e gli agricoltori sono stanchi di vedere compromesso il lavoro di un anno. Anche i sindaci sono preoccupati e la riunione di Lentella lo conferma”.
Per Coldiretti, che torna a ribadire come già fatto nelle sedi istituzionali regionali, la situazione è drammatica. “E’ necessaria la rivisitazione della legge nazionale n.157/92 con la riattribuzione alla Regione e agli Atc delle funzioni relative al controllo e alla gestione della fauna selvatica e al relativo risarcimento dei danni. In tal senso, è inoltre fondamentale – aggiunge Canala – l’accorpamento degli ambiti territoriali di caccia prevedendo anche la possibilità che gli agricoltori esprimano la presidenza e che i risarcimenti vengano erogati dagli stessi Atc con la conseguente responsabilizzazione dei cacciatori. E’ necessario – conclude il direttore – passare ai fatti dopo anni di proclami che finora non sono riusciti a risolvere un problema che è emergenza sociale e che pesa prepotentemente sull’economia agricola”.
Coldiretti Abruzzo è poi intervenuta sulla questione risarcimenti. In merito alla notizia della polizza assicurativa annunciata dall’assessore all’Agricoltura, Emanuele Imprudente,che consentirà alla Regione di ristorare i danni stradali causati dalla fauna selvatica, Coldiretti Abruzzo chiede che all’annuncio segua un provvedimento che preveda realmente le polizze e il conseguente ristoro da parte della Regione dei danni alle colture.
Paola Calvano (Il Centro)