Ogni occasione è buona per chi è avvezzo a truffare per cercare di derubare i cittadini. Dopo i finti ispettori ambientali addetti al controllo del conferimento dei rifiuti al citofono delle famiglie hanno suonato finti addetti al censimento dei cittadini a cui va rimborsato il biglietto per il Jova beach party che è saltato.
“Nè il Comune nè gli organizzatori dell’evento hanno mai mandato persone a domicilio “, rimarca il vice sindaco, Giuseppe Forte. “I biglietti saranno rimborsati con le modalità che l’organizzazione comunicherà nei prossimi giorni. I cittadini devono tenere la porta chiusa e non fare entrare sconosciuti nelle loro case”, afferma Forte. “Nessun ente o società privata farebbe mai una cosa del genere. Se e quando qualcuno dovesse bussare alla vostra porta facendo riferimento al Comune o a eventi organizzati dal Comune, chiamate subito la polizia locale, il municipio o le forze dell’ordine prima di aprire la porta”, suggerisce il vice sindaco.
Il rimborso del biglietto probabilmente dovrà essere richiesto nel punto vendita in cui è stato effettuato l’acquisto. Quando e come sarà spiegato nei prossimi giorni. L’annuncio sarà diffuso dagli organizzatori e dal Comune con opportuni comunicati e non certo a domicilio. I biglietti acquistati on line sul sito TicketOne saranno rimborsati totalmente (compresi i diritti di prevendita), escludendo solo le commissioni di servizio e gli eventuali servizi di spedizione già effettuati e fatturati, ed eventuali altri servizi acquistati.
Nel caso dei biglietti acquistati con spedizione tramite corriere espresso, il cliente probabilmente dovrà spedire i biglietti al venditore con raccomandata e ricevuta di ritorno entro una data che sarà comunicata dagli organizzatori.
Paola Calvano (Il Centro)