Tre milioni di euro per mancati introiti. Oltre al danno d’immagine per la città, l’annullamento della tappa vastese del Jova beach party in programma il 17 agosto sulla spiaggia del lungomare Duca degli Abruzzi, ha avuto ripercussioni sulle attività di ristorazione e sui pubblici esercizi a causa del mancato afflusso di un numero rilevante di persone che sarebbero arrivate in città per assistere al concerto del cantautore toscano.
Alla delusione dei 31mila fan che avevano acquistato il biglietto e che ora sperano di poter assistere alla esibizione del loro beniamino in un’altra località abruzzese, si somma il bilancio negativo tracciato dalle associazioni di categoria, da sempre in prima linea affinchè il Jova beach party si tenesse in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. Le loro aspettative sono naufragate di fronte al verdetto delle forze dell’ordine e degli enti chiamati ad esprimere il loro parere sul piano di sicurezza presentato dalla Trident, l’agenzia che cura l’evento.
“L’avevamo detto prima della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, quando abbiamo lanciato un appello alle Istituzioni, e lo ribadiamo ancora”, attacca Patrizio Lapenna, direttore della Confesercenti di Vasto, “il Jova beach party avrebbe mosso un numero consistente di persone, con un movimento economico stimato in tre milioni di euro per hotel, ristorazione e pubblici esercizi. Abbiamo perso una grande opportunità. Non possiamo parlare di danni economici, ma di mancati introiti per le attività commerciali. Diverso il discorso per gli alberghi che in questo periodo dell’anno sono notoriamente pieni”.
Parla invece di “danni incalcolabili” Riccardo Padovano, presidente regionale Abruzzo-Molise del sindacato italiano balneatori della Confcommercio.
“Quello che le attività avrebbero introitato con il Jova beach party è pari all’incasso di una intera stagione”, sostiene Padovano, “lo posso affermare senza ombra di dubbio perché mi sono confrontato con alcuni balneatori di Praia a Mare dove si è tenuto l’evento la cui finalità è quella di valorizzare i territori. I danni sono tanti, anche se al momento non sono quantificabili, non solo per l’indotto balneare, ma per tutta la filiera. L’annullamento del concerto non ha ripercussioni solo sul territorio vastese , ma anche per l’intero Abruzzo perché è stata persa una grande opportunità. Ecco perché”, conclude il sindacalista, “era assolutamente necessario mettersi intorno ad un tavolo e cercare le soluzioni”.
Anche i due Consorzi commerciali “Vivere Vasto Marina” e “Vasto in centro” parlano di mancate ricadute positive per il tessuto economico cittadino.
Anna Bontempo (Il Centro)