Si chiama Eden il progetto che sceglie le migliori destinazioni europee nel campo del wellness. L’obiettivo è di portare alla ribalta una località turistica che riesca ad essere un’eccellenza sul fronte dell’offerta turistica legata al benessere del corpo e dello spirito. Il progetto “Wellness destination Italy” è aperto a tutti gli attori principali che operano nel campo del turismo, dalle associazioni no profit ai partenariati pubblico-privato fino ai comuni, che fino al 15 settembre possono presentare la propria candidatura.
“Il progetto Eden 2019 rappresenta un’occasione unica di promozione per i comuni e per i territori abruzzesi – spiega l’assessore al Turismo Mauro Febbo -. Ed è proprio per questo che faccio appello agli amministratori locali perché trovino le migliori condizioni e presentino i migliori progetti per aderire al bando europeo perché può rappresentare uno straordinario strumento di promozione del territorio”.
Cofinanziato dall’Unione europea, il progetto Eden vuole focalizzare l’attenzione sulla diversità delle destinazioni ma soprattutto valorizzare quelle emergenti in cui si stanno sperimentando iniziative turistiche sostenibili. La rete Eden conta 350 destinazioni in 27 Paesi europei ed è la più grande rete esistente in tema di turismo sostenibile.
“Il processo di selezione si articola in due fasi – prosegue l’assessore al Turismo -, la prima riguarda le candidature fino al prossimo 15 settembre. Nella seconda invece entra in gioco il Comitato nazionale di valutazione, presieduto dal dipartimento del Turismo del ministero e costituito da Enit, Anci, e Coordinamento regionale per il turismo, procederà all’esame delle candidature pervenute, sulla base di criteri europei e nazionali, nonché attraverso visite sul territorio. Successivamente il Comitato, selezionerà le destinazioni Eden (1 vincente e 4 classificate) da segnalare alla Commissione europea. L’Abruzzo – conclude l’assessore Febbo – ha tutte le carte in regola per presentare al Comitato nazionale una proposta nuova, credibile e vincente”.