Per molti è stato uno “spettacolo” indimenticabile, ma i resti delle lanterne lanciate in volo durante la Notte dei desideri, potrebbero trasformarsi in un brutto ricordo non solo per la fauna marina, ma anche per chi incurante del pericolo passeggia sulla battigia. Ne sanno qualcosa i bagnanti che la mattina dopo hanno trovato in acqua le strutture in metallo delle mini-mongolfiere.
Nonostante le richieste di alcune associazioni cittadine – che avevano messo in guardia gli organizzatori dai pericoli per la fauna marina – l’iniziativa promossa dal Consorzio Vivere Vasto Marina e dal Comune si è tenuta lo stesso. Alla soddisfazione di chi sostiene di aver trascorso una “notte magica”, fanno da contraltare le proteste di quanti vorrebbero che l’evento venisse bandito dal calendario vastese.
“Non si riesce a comprendere come una manifestazione del genere possa essere riproposta in un comune che vuole professarsi, almeno a parole, rispettoso della natura”, è il commento di un lettore del Centro, “l’altra sera, ancora una volta sono state fatte volare in cielo centinaia di lanterne luminose con la conseguenza che chi come me è avvezzo alle immersioni marine, le ritrova in abbondanza sui fondali dove stazioneranno per anni”.
Lo scorso mese di luglio, in occasione della prima edizione della “Notte dei desideri”, erano state alcune associazioni a chiedere all’amministrazione comunale di annullare la manifestazione ritenuta “insostenibile ed inaccettabile da un punto di vista ecologico ed ambientale”.
I sodalizi – Arci, Guardie ecologiche ambientali (Geav) e Gruppo Fratino di Vasto – avevano anche messo in guardia dal rischio di incendi.
Anna Bontempo (Il Centro)