Rischia una condanna da 4 a 7 anni di reclusione, M.C. 73 anni, pensionato di Schiavi D’Abruzzo che il 2 novembre 2018 investi con la propria auto un anziano agricoltore del paese, Maurizio Cirulli ,89 anni. L’anziano, nonostante i soccorsi immediati morì all’ospedale San Pio di Vasto.
L’autopsia fatta dal medico legale Cristian D’Ovidio sul corpo della vittima su incarico del sostituto procuratore della Repubblica, Gabriella De Lucia , ha stabilito che “non sussistono dubbi in merito al nesso fra l’incidente e le lesioni mortali e sono escluse altre cause”.
Fra le lesioni riportate dalla vittima e la successiva morte c’è a giudizio del perito “casualità diretta“.
La precisazione è stata necessaria perchè poco prima dell’incidente l’anziano era caduto da un albero. Ora ci sono tredici eredi di Maurizio Cirulli ( 8 figli, 3 fratelli e una sorella) che hanno deciso di costituirsi parte civile tramite il loro legale, l’avvocato Giovanni Cerella. “Nonostante l’età avanzata Maurizio Cirulli stava bene“, afferma l’avvocato Cerella. “Il professor D’Ovidio ha chiarito che le lesioni causate poco prima dell’incidente all’89enne da un albero non c’entravano nulla con il suo decesso. Purtroppo la morte dell’anziano agricoltore è stata provocata dall’incidente stradale “, afferma l’avvocato Cerella.
Ad assistere l’indagato è l’avvocato Gabriella D’Angelo. L’incidente occorso a Maurizio Cirulli è ancora bene impresso nella mente dei paesani della vittima. Dopo il fatto, per ore in paese sperarono tutti che il trasferimento all’ospedale San Pio di Vasto riuscisse a salvare la vita dell’anziano agricoltore.
Purtroppo non fu così. Nonostante i tentativi dei medici di salvare il ferito, il paziente morì. Il 23 novembre il sostituto procuratore della procura del tribunale di Vasto, Gabriella De Lucia ha disposto l’autopsia della vittima incaricando dell’esame autoptico il medico legale Cristian D’Ovidio.
Il magistrato ha acquisito contestualmente tutta la documentazione sanitaria per accertare le cause reali della morte di Cirulli e i mezzi che potevano averla prodotta. Ora i risultati della perizia sono stati consegnati alla Procura.
“I familiari dell’agricoltore sono ancora olto scossi e chiedono giustizia”, afferma l’avvocato Cerella. Sarà la magistratura a questo punto alla luce dei risultati della perizia necroscopica a decidere i prossimi passi. La posizione di M.C., indagato per omicidio stradale diventa più delicata.
Paola Calvano (Il Centro)