E’ stato chiuso nei mesi scorsi in seguito ad una ordinanza del Comune, ma l’attuale proprietà è convinta di poter riaprire il camping Europa a breve. E’ questo l’auspicio formulato da Raffaele Colella, eletto presidente con il 50% delle quote societarie, pur in assenza di coloro che avevano gestito il campeggio nell’ultimo periodo, anche se regolarmente convocati.
“Quelli che mi hanno votato hanno compreso che il camping rappresenta una istituzione nel panorama dell’offerta turistica di Vasto e San Salvo, essendo posto al confine tra i due comuni, e non può finire in questo modo”, commenta Colella, “né può subire i danni di immagine cagionati dagli amministratori precedenti. Quindi da domani comincerò a lavorare affinché il camping ritorni ad essere funzionale, per poterlo riaprire al più presto. Non mi sfugge”, chiosa il presidente, “che oramai siamo al termine di una bella stagione turistica, ma il camping Europa funziona tutto l’ anno. Si tratta di una struttura ricettiva molto frequentata, storica perché tra le prime ad affiancare le seconde case e gli alberghi della costa, che merita di vivere e lavorare. Spiace che problemi interni gestionali tra soci abbiano messo a rischio la sua funzionalità e la sua stessa esistenza”.
Risale a maggio l’ordinanza che ha decretato la chiusura della struttura ricettiva ritenuta dai tecnici della sezione urbanistica comunale “interamente abusiva”.
All’avvio del procedimento per la demolizione delle opere realizzate senza autorizzazione, si è aggiunto il provvedimento firmato dal dirigente dell’ufficio commercio, Luca Mastrangelo che fa seguito ai controlli eseguiti prima di Pasqua dal Commissariato di Vasto e dalla polizia municipale. In sostanza Comune e forze dell’ordine hanno accertato un concentrato di abusi “perpetrati nel tempo e non sanati, tali da considerare il camping totalmente abusivo”.
La documentazione ricostruisce in maniera analitica la realizzazione delle strutture abusive (bungalow e fabbricato adibito a market, cucina e ristorante) e descrive il campeggio, sorto nel 1975, come struttura che ha subito nel corso degli anni “mutamenti dovuti a ristrutturazioni ed ampliamenti non autorizzati”, oltre ad evidenziare che le opere “sono state realizzate in difformità agli strumenti urbanistici ed in contesti sottoposti a vincoli demaniali ed in zone classificate fasce di rispetto”. Sul camping Europa pende anche un ricorso al Tar di Pescara.
Anna Bontempo (Il Centro)