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Francesca Reggiani: “Che fatica essere italiana”

Esilarante, pungente, di una simpatia travolgente. In poche parole unica. Francesca Reggiani ha riservato alcune delle sue più simpatiche gag  al pubblico  che ha partecipato alla presentazione del suo ultimo libro “Sono italiana ma voglio smettere”, un concentrato delle migliori  performance satiriche  di una delle più popolari comiche italiane degli ultimi decenni, oltre che acuta osservatrice dei costumi del bel Paese, la cui comicità non cede ad alcun compromesso e sa far riflettere sulle debolezze umane.

L’iniziativa, curata da Muzak eventi e dalla Libreria Mondadori di Vasto, avrebbe dovuto tenersi nella stupenda cornice dei giardini napoletani di Palazzo D’Avalos, ma le incerte condizioni meteo hanno indotto gli organizzatori a ripiegare all’ultimo momento su una location anch’essa suggestiva: la Pinacoteca della residenza marchesale. A dialogare con la Reggiani due professioniste: Grazia Pracilio, autrice di programmi televisivi e Patrizia Angelozzi, scrittrice vastese. L’attrice si è scatenata.

“Fra bellezza e intelligenza? E’ più importante la bellezza. Nessuno mi ha mai dato una pacca sull’intelligenza”. E ancora sull’Ikea. “Il romano medio ha la sensazione di passare una giornata all’estero”, dice l’attrice, “qualcuno si porta pure il passaporto per essere sicuro di entrare. Una volta la domenica le persone andavano a messa, al mare, a pranzo in campagna, adesso tutti da Ikea”.

Non sono mancati riferimenti ad alcune donne dello spettacolo, come Maria De Filippi – che imita alla perfezione – e della politica. Sentite cosa scrive nel suo libro di Virginia Raggi, sindaca di Roma.

“Secondo me la Raggi non ha capito bene dove sta, cosa sta a fa, a che punto se trova”, annota in romanesco, “qualcuno dice che è tutta  ‘na strategia, che la Raggi è un genio, che sta a prende tempo, perché ha capito una cosa fondamentale, che l’unica soluzione per risolvere i problemi di Roma, è non cercare la soluzione”.

E ancora sull’uomo mammone. “Ci sono molti uomini che rimangono attaccati al collo della madre tipo cellulare. E la madre è l’unica che conosce il Pin”.

Alla fine dell’incontro, durato circa un’ora e mezza, Francesca Reggiani –  salutata con un fragoroso applauso dai presenti – ha firmato autografi, ma ha anche promesso che tornerà a Vasto per visitare e conoscere  la città.

Anna Bontempo (Il Centro)

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