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“La Sicurezza non è sempre al primo posto”

“‘Sicurezza”, è senza dubbio la parola più “IN” di quest’ultimo anno: quanto ne abbiamo sentito parlare?! Dalla politica nazionale, con la fantomatica difesa dei “confini”, alla politica “locale”, con l’annullamento del maxi-evento di quest’estate per assenza di presupposti di sicurezza (il Jova Beach Party).

Ma quanto è importante, davvero, la sicurezza del singolo Cittadino? Ebbene, per quanto sia di moda pronunciare tale parola, risulta essere meno di tendenza agire affinché la stessa possa applicarsi in ogni contesto del nostro vivere. In questi giorni alcuni organi istituzionali ci hanno suggerito la massima: “la sicurezza prima di tutto”. Più che legittimo.

Goethe, però, risponderebbe: “Chi vuole compiere passi sicuri deve camminare lentamente”.

Ma in Abruzzo, esattamente, quali passi stiamo compiendo? Riflettendo un poco la mia mente torna ad un articolo scritto circa tre mesi fa, relativo agli oltre 300 viadotti in condizioni critiche ubicati presso le tratte autostradali A24 ed A28 (Autostrada dei Parchi, soprannominati ‘della discordia’), attraversate giornalmente da studenti, turisti e lavoratori.

Sono “sicuri”, ci hanno detto, dopo innumerevoli servizi tv ed inchieste giornalistiche; siamo soddisfatti, allora.

Possiamo, altresì, volare più in basso e prendere in analisi contesti ancor più vicini a noi: ripenso alle condizioni critiche in cui versano le nostre Scuole ed i nostri Ospedali; le prime danneggiate dal maltempo, spesso dotate di strumentazioni non funzionanti e con strutture ed infissi non completamente a norma, i secondi spesso privi di strumentazioni necessarie e caratterizzati da reparti chiusi (per mancanza di fondi o carenza di personale medico) e liste d’attesa infinite.

Dovremmo discutere del tema della “Sicurezza” con i giovani studenti che ogni giorno, per giungere a scuola, si servono di un servizio di trasporto extraurbano non dei migliori: assenza di sedili, soffitti gocciolanti, vetri rotti (ancora per mancanza di fondi d’investimento per le aziende); la condizione dell’asfalto che ricopre le carreggiate, poi, non migliora il quadro generale ed espone a costanti rischi coloro che attraversano le nostre strade.

Dovremmo chiederci, inoltre: stiamo stanziando abbastanza fondi contro il dissesto idrogeologico (ad esempio, contro il fenomeno delle frane costanti presso la Sp150 Gissi-Carpineto Sinello)? Stiamo stanziando un numero sufficiente di forze dell’ordine presso i Comuni costantemente bersaglio di rapine e furti? (l’ultimo caso proprio ieri, presso il Supermercato Todis di Vasto).

Ed ancora: stiamo preservando la Sicurezza dei Cittadini combattendo l’eccessiva presenza di ungulati sul nostro territorio? (causa di incidenti stradali, in costante aumento). Una piena Sicurezza si conquista nel tempo, stabilendo le priorità e determinando, innanzitutto, necessità e bisogni; è relativamente positivo concentrare la nostra attenzione su di un concerto, ma lo sarebbe ancor di più farlo ove un tempestivo intervento risulterebbe più utile.

La Sicurezza del Cittadino è importante, tuttavia non ricopre il primo posto: molto spesso, invece, segue alla coerenza. Spesso, mi interrogo su dove possa risiedere la nostra.

Piermario Angelini

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