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Ora la Trignina torna sul banco degli accusati

E’ stato trasferito all’obitorio dell’ospedale San Pio di Vasto in attesa delle decisioni della Procura di Larino, il corpo di Livia ( per tutti Lidia) Gaspari, la donna di 61 anni di Celenza sul Trigno morta domenica pomeriggio a causa di un incidente sulla fondovalle del Trigno non lontano dal santuario della Madonna del Canneto.

La donna era seduta nell’ Apecar guidato dal marito e che si è scontrato con il camper di un turista che tornava a casa dopo le vacanze. Sulle cause dell’incidente indagano i carabinieri di Montefalcone del Sannio (Campobasso). I militari hanno compiuto accurati accertamenti sul posto e ascoltato i primi testimoni. Oggi, se le sue condizioni psicologiche lo consentiranno, i militari dovrebbero sentire anche la testimonianza del marito che era alla guida dell’Apecar. L’uomo, è uscito illeso dall’incidente ma è comprensibilmente molto provato psicologicamente. Veder morire la moglie è stato terribile.

Per il turista alla guida del camper le vacanze non potevano finire peggio. Anche per lui l’incidente stradale è stato un trauma. L’uomo, qualora venissero accertate le sue responsabilità, rischia di essere indagato per omicidio stradale.

Al momento l’unica indagata è comunque la Trignina, una strada da anni sul banco degli imputati perchè ritenuta da tutti molto pericolosa. Sia a Celenza sul Trigno che a San Salvo, dove Lidia Gaspari ha vissuto a lungo e dove continuava a commerciare i suoi prodotti ortofrutticoli, la notizia della sua morte ha provocato profondo cordoglio.

Il sindaco di Celenza, Walter Di Laudo è parso molto dispiaciuto.“Commare Lidia era una bella persona”, dice l’ex sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini.Una persona gentile. Una grande lavoratrice che dopo la morte del padre era tornata nella casa paterna in contrada Martinetti. Faceva la spola con San Salvo. E’ morta non lontano dal santuario della Madonna del Canneto, un luogo sacro che lei, essendo molto devota frequentava spesso e dove nel 1977 aveva sposato il marito Luigi Abitelli . Tutta la comunità di Celenza sul Trigno è addolorata per la sua morte ed è vicina al marito”, dice Venosini.

I funerali della donna, non appena l’autorità giudiziaria riconsegnerà la sala alla famiglia ,si terranno a Celenza. Ma anche a San Salvo sono tutti dispiaciuti per la morte della sessantunenne. La ricordano dinamica e piena di vita mentre vendeva i suoi prodotti. Lei e il marito abitavano sul muraglione di via Fontana vecchia.

“Coltivava con il marito i prodotti che poi vendeva ed erano erano davvero buoni”, dice una vicina di casa. Due comunità aspettano di poter salutare per l’ultima volta “commare Lidia”, nella chiesa di Santa Maria dell’Assunta.

Paola Calvano (Il Centro)

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