“La puzza proveniente dal Polo impiantistico del Civeta? Chi risiede a Cupello sa che da vent’anni, in determinati periodi dell’anno e al variare dei venti, c’è la possibilità di avvertire particolari olezzi”. E’ un invito ad evitare allarmismi quello della sindaca di Cupello, Graziana Di Florio. Mentre la sua omologa di Monteodorisio Catia Di Fabio si accinge ad incontrare il direttore dell’Arta, Francesco Chiavaroli, Di Florio interviene polemizzando con le opposizioni consiliari che hanno chiesto un monitoraggio dell’aria.
“Chi pensa che il sindaco di Cupello viva in una riserva indiana e non abbia preoccupazioni, prima per la salute di tutti i suoi cittadini e poi anche dei propri familiari, non sa ciò che afferma e, soprattutto, non fornisce alcuna fattiva collaborazione alla soluzione del problema”, attacca, “i tecnici ci hanno più volte spiegato che a emettere cattivi odori non è lo sversamento dei rifiuti tal quali nelle vasche, poiché questo prima viene trattato, ma l’eccedenza del rifiuto organico da trattare, che durante il periodo estivo non solo aumenta, ma risulta anche essere più umido. È noto a tutti che i controlli di Arta e Noe sono pressoché quotidiani. La zona è costantemente sottocontrollo. Le centraline per il monitoraggio dell’aria non eliminano il problema. È compito di chi amministra , di chi si oppone e anche di chi vuole esprimere libere opinioni di non fare confusione, di non alimentare allarmismi che, in questo caso, non sono mai inutili, ma devono essere suffragate da certezze acquisite e certificate da chi opera nel settore. Su questo tema resto assolutamente vigile”, conclude la sindaca, “sapendo distinguere ciò che sentiamo da circa 20 anni, da situazioni di immediato e grave pericolo, situazioni per le quali nulla possiamo se non segnalarle a chi di competenza e, in particolar modo, alle autorità sovraordinate”.
Anna Bontempo (Il Centro)