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Stop alla caccia, Imprudente: “Ora un nuovo calendario venatorio”

Subito un nuovo calendario della caccia, a strettissimo giro, il piano faunistico-venatorio e l’Osservatorio regionale. L’assessore al ramo, Emanuele Imprudente, vice presidente della giunta regionale, rilancia dopo lo stop imposto dal Tar al calendario varato dalla giunta il 14 agosto, accogliendo i ricorsi delle associazioni ambientaliste.

“Chi oggi parla, dovrebbe solo tacere. La Regione Abruzzo – dice Imprudente – paga una disattenzione cronica e una mancanza assoluta di programmazione strategica nel settore faunistico-venatorio. Il relativo piano è in regime di prorogatio dal 2007 e non è mai stato attivato l’Osservatorio regionale. Questo ha generato una situazione di confusione e schizofrenia: a pagarne le conseguenze sono in primis i cittadini, gli agricoltori, i cacciatori, l’ambiente. La Regione vuole risolvere le contraddizioni e le contrapposizioni, forti, tra i vari elementi di questo sistema”.

“Prendiamo atto e rispettiamo la sentenza del Tar – aggiunge l’assessore Imprudente -, ma non la condividiamo. A differenza degli anni passati, il calendario venatorio è stato approvato attraverso una delibera molto corposa, motivata e dettagliata, che ha tenuto conto anche delle osservazioni emerse in precedenza. Stiamo lavorando per predisporre un nuovo calendario, che approveremo nei prossimi giorni. Terrà in considerazione le sollecitazioni del Tar, ma certamente avrà l’obiettivo di aprire prima possibile la caccia, in maniera tale da tutelare anche il mondo venatorio che per molto tempo è stato messo da parte, ingiustamente. L’obiettivo principale della Regione e del sottoscritto è quello di lavorare per garantire il necessario equilibrio tra le esigenze dei cacciatori e quelle del rispetto dell’ambiente. Una nuova “armonia” di cui la Regione si farà parte diligente”.

“Vogliamo costruire una politica faunistico-venatoria che è sempre mancata in questa regione – conclude Imprudente – Si sta calendarizzando in Consiglio la discussione sul piano e nei prossimi mesi costituiremo anche l’Osservatorio che non c’è mai stato. Sono i due elementi che da sempre il  Tar evidenzia. L’obiettivo è tutelare i diritti di tutte le parti in causa, in un’ottica progettuale per costruire certezze anche nei confronti del mondo venatorio “.

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