Un ordine del giorno con cui viene ribadita la necessità della variante alla Statale 16, ma con un percorso a monte che ricalca un vecchio progetto elaborato dalla Provincia vent’anni fa. Lo ha approvato all’unanimità il consiglio comunale in vista dell’incontro con l’Anas, la Regione e gli altri enti interessati tra cui il comune di San Salvo che propende invece per la mini-variante proposta dai vertici dell’Azienda autonoma strade e per la quale sono disponibili 87 milioni di euro.
Il documento approvato dall’assise civica è stato presentato dal sindaco Francesco Menna e ha ottenuto la condivisione di tutte le forze politiche, come era già successo due anni fa. Tutti d’accordo quindi sull’arretramento della sede stradale dalla linea della costa, partendo dall’area prossima al casello Vasto Nord per svilupparsi in prossimità del Vallone Maltempo e per poi attraversare località Sant’Antonio Abate, ma occorrono 170 milioni, cioè il doppio di quelli che l’Anas ha messo sul tavolo – cioè 87 milioni di euro – e che sono sufficienti per la variante alla Statale 16 cosiddetta a mare, a servizio dell’abitato di Vasto Marina con la previsione di viadotti o gallerie da località Trave e fino alla stazione ferroviaria Vasto-San Salvo.
Un percorso sul quale il consiglio comunale ha ribadito la propria contrarietà in quanto “non compatibile con lo sviluppo ordinato del territorio”.
Il problema è che va trovata una soluzione e nel più breve tempo possibile, perché il rischio è che si perdano i finanziamenti attualmente disponibili che potrebbero essere dirottati su altri territori. Proprio per questa nei giorni scorsi la sindaca di San Salvo, Tiziana Magnacca ha chiesto formalmente un incontro agli amministratori vastesi con l’obiettivo di trovare una sintesi, come del resto auspicato dallo stesso presidente della Regione Marco Marsilio.
Le divergenze tra i due comuni sono emerse in maniera netta durante l’incontro del 30 luglio scorso all’Aquila. Entrambe le amministrazioni ritengono che la variante sia una assoluta priorità per liberare la costa dalle auto, ma non c’è accordo sul tracciato.
Vasto ha espresso da tempo la propria contrarietà al progetto dell’Anas che prevede la realizzazione di una galleria in località Trave e ha proposto in alternativa un percorso a monte che ricalca un vecchio elaborato progettuale della Provincia.
Per San Salvo, invece, la mini-variante proposta dall’Anas è l’unica soluzione fattibile. Da qui l’invito della Magnacca a non dividersi e a cogliere al volo questa opportunità. Della variante alla Statale 16, nel tratto urbano Vasto-San Salvo, si parla da almeno tre lustri. Si tratta di un’opera pubblica importante che risolverebbe il problema del traffico lungo la costa.
Anna Bontempo (Il Centro)