“Cittadini e residenti non devono essere costretti a convivere con la puzza: le emissioni odorigene, che possono avere diverse cause, devono essere verificate e denunciate”. Vincenzo Ronzitti, ecologo ed ex direttore dell’Arta, sfata il luogo comune sulla “inevitabilità” del cattivo odore proveniente dal polo impiantistico del Civeta, un problema che è peggiorato negli ultimi anni.
Al punto che i cittadini di Cupello hanno cominciato anche ad avvertire una serie di sintomi che vanno dalla lacrimazione e bruciore agli occhi, alla secchezza alla gola.
Per l’ex direttore dell’Agenzia regionale per l’ambiente, “bisogna adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare le emissioni odorigene”.
“Le cause possono essere diverse”, spiega il professionista, “i cattivi odori possono provenire dalla vasca del percolato (liquido che trae origine dalla decomposizione dei rifiuti ndc), dal trattamento del compost, il concime organico derivante dalla lavorazione del materiale organico o dipendere dalla mancata copertura dei rifiuti indifferenziati. In ogni caso, a prescindere dalla causa, le emissioni odorigene vanno verificate e denunciate dalla polizia giudiziaria. Siamo in presenza di un reato penale”, conclude lapidario Ronzitti.
Nel caso specifico il cattivo odore proviene da un impianto già “attenzionato” dalla magistratura, che lo scorso mese di marzo ha disposto il sequestro della terza vasca del Civeta, quella gestita dalla Cupello Ambiente. Da allora è stato un susseguirsi di emergenze che hanno spinto alcune amministrazioni comunali, sulla scia delle segnalazioni dei cittadini e del Comitato per la difesa del comprensorio, a individuare delle soluzioni per il monitoraggio della qualità dell’aria. E’ il caso di Cupello e Monteodorisio le cui sindache Graziana Di Florio e Catia Di Fabio hanno deciso di procedere alla installazione di una centralina mobile. Circostanza accolta con disappunto dall’opposizione consiliare di Cupello.
“Avevamo chiesto le centraline fisse per il rilevamento della qualità dell’aria da installare nelle piazze centrali di Cupello e Montalfano”, sostengono Camillo D’Amico, Angelo Pollutri e Marco Antenucci del gruppo consiliare “Insieme per Cupello”, “invece la sindaca risponde con centraline provvisorie di tipo mobile. Sul Civeta siamo ancora in attesa di comunicazioni circa la messa in sicurezza della terza vasca sotto sequestro. E’ opportuno che la sindaca si faccia carico di esercitare fino in fondo le proprie prerogative di autorità sanitaria locale, per la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini. Non basta dichiararlo solo alla stampa e ai media locali”, concludono i rappresentanti della minoranza.
Anna Bontempo (Il Centro)