“L’avviso di selezione per l’attribuzione delle progressioni economiche e delle alte professionalità non prevede criteri oggettivi e punteggi, ma rimanda ad una valutazione posteriore, cioè successiva alla presentazione delle domande”. Finisce nel mirino delle minoranze consiliari il bando indetto dal Comune in virtù del quale alcuni dipendenti potranno avere una “promozione” consistente in un aumento dello stipendio mensile. In ballo ci sono 130mila euro l’anno. Per Alessandro D’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani il procedimento per l’affidamento degli incarichi è “pieno di inesattezze, sovrapposizioni di competenze e incredibilmente poco trasparente ed oggettivo”.
“L’avviso di selezione per incarichi della durata di un anno, rinnovabili che poi molto spesso al comune di Vasto diventano perpetui, non prevede i criteri oggettivi di valutazione ed i conseguenti punteggi da attribuire, ma rimanda ad una valutazione soggettiva a posteriori, cioè una volta acquisite le domande, del dirigente del personale”, sostengono i cinque consiglieri del centrodestra, “a questo punto chiediamo al sindaco di Vasto, Francesco Menna, all’assessore Lina Marchesani ed al dirigente Vincenzo Toma di spiegare ai cittadini vastesi ed ai dipendenti tutti come, in un comune dove il numero di avvisi di selezione è limitato a poche unità e dove vi sono 3 dirigenti, possa accadere che degli avvisi di selezione siano addirittura ripetitivi e si sovrappongano andando a riaprire i termini di avvisi già chiusi il 26 agosto. Come mai la selezione non utilizza criteri oggettivi ma soggettivi, il più delle volte lasciati alle decisione del dott. Toma?”, incalzano i rappresentanti della minoranza, “porteremo l’argomento in consiglio comunale, riservandoci ogni altra azione per eliminare indegne disparità di trattamento tra i dipendenti”.
Anna Bontempo (Il Centro)