La Autoservizi Cerella è un patrimonio del Comprensorio Vastese, della Regione Abruzzo e dell’Italia intera, nel settore del Trasporto su gomma destinato alle persone. Un gioiello di razionalità e di efficienza gestionale che ha accompagnato la crescita e lo sviluppo durante tutto il dopoguerra, assicurando collegamenti e relazioni di traffico importanti, al servizio delle popolazioni di tutto il centroitalia (Abruzzo, Molise, Lazio, Campania). Se ne renda conto il Presidente della Tua Spa e ne prendano coscienza i dirigenti ed i funzionari dello sgangherato competente Settore Regionale ai trasporti.
Pensare di poter ulteriormente penalizzare un vettore di trasporto che presenta i costi di servizio più bassi della intera Regione Abruzzo, che ha ricevuto i contributi chilometrici minori tra tutti gli operatori delle medesime dimensioni e che è riuscita a sopravvivere fino ai giorni nostri, pesando pochissimo sulle tasche dei contribuenti abruzzesi, costituisce una aberrazione tecnica ed amministrativa, non meritevole di commenti.
Certamente l’ingresso nella Cerella del socio pubblico Tua e la conseguente sindacalizzazione spinta di tutte le attività aziendali hanno appesantito la gestione caratteristica e, negli ultimi quindici anni soprattutto, peggiorato il Conto economico di Esercizio Societario, ma fa specie osservare che oggi, come se si fossero tutti svegliati da un torpore – comunque colpevole sotto il profilo della vigilanza e del controllo – ognuno degli interessati cerchi di prendere le distanze da una situazione problematica ma, in via generale, attribuibile solo alla burocrazia che ha reso necessari dei contenziosi risolvibili in via stragiudiziale ed alle inefficienze dei soci pubblici e degli amministratori regionali e Dirigenti che si occupano di trasporto.
Se dovesse cessare – per qualsiasi ragione – la attività della Autoservizi Cerella, allora significherebbe che il servizio di trasporto persone in Abruzzo è alla frutta e che, prima della Cerella, dovrebbe essere chiuso l’intero Settore delle Autolinee abruzzesi, evidentemente incancrenito da una politica miope ed asservita alla peggiore sindacalizzazione. Significherebbe mettersi la benda e nascondere la polvere sotto il tappeto. Aspettando la rovina.
Il Nuovo Faro confida, invece, che vengano salvaguardati servizi, professionalità e dipendenti che, ancora oggi, costituiscono un patrimonio importante del territorio e di tutti gli abruzzesi e che, piuttosto che parlare a colpi di comunicati stampa, inutili e fuori dal tempo, chi porta le responsabilità di questo strategico settore (soci, funzionari ed amministratori regionali ) si impegni a trovare una soluzione che rimuova le difficoltà, in questo caso per la maggior burocratiche, e consenta la valorizzazione – ancora possibile – di questo strategico asset di trasporto persone del vastese e della intera Regione Abruzzo.
Dott. ing. Edmondo Laudazi
Il Nuovo Faro Vasto