Da ieri il reparto di Radiologia dell’ospedale San Pio ha un nuovo medico, il dottor Massimo Verdecchia. Il radiologo, 34 anni, originario di Avezzano, arriva da Belluno. Lo specialista si è formato alla scuola radiologica di Chieti e ha un curriculum di tutto rispetto nonostante la giovane età.
Verdecchia, specializzato in Radiodiagnostica, è stato accolto con soddisfazione dai colleghi e dal primario Maria Amato. “È stata una estate difficile”, ha commentato la Amato. “Sono felice di questo arrivo perché ci consente di cominciare a ripristinare i servizi che, a malincuore avevamo dovuto ridurre. Colgo l’occasione per ringraziare i colleghi delle radiologie di Chieti, Lanciano e Ortona per la disponibilità a coprire i turni in questi mesi, con solidarietà e collaborazione”.
L’arrivo di Massimo Verdecchia non è la sola novità per il San Pio. Domani sarà aperto il cantiere per la ristrutturazione dell’ospedale e dell’accesso ai locali in cui sarà sistemata la nuova Tac a 64 strati.
Lo scorso 11 settembre, il direttore amministrativo della Asl Chieti-Lanciano-Vasto, Giulietta Capocasa e l’ingegnere Filippo Manci, direttore di Ingegneria clinica dell’ente, avevano firmato la documentazione necessaria ad ottenere l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori di adeguamento del presidio ospedaliero. Al San Pio è stata individuata una stanza che dovrà essere modificata allo scopo. Dovranno essere abbattute alcune pareti interne e una finestra che si affaccia sulla strada, dovrà diventare una porta che conduce all’esterno del presidio. Va realizzata sotto la porta-finestra una scalinata.
Ottenute le autorizzazioni urbanistiche il cantiere domani viene aperto. L’odissea della Tac 64 strati è arrivata quindi al capitolo finale di un lunghissimo percorso ad ostacoli. L’avvio della nuova tac consentirà ai medici del San Pio di fare un salto di qualità nella diagnostica Tc.
Paola Calvano (Il Centro)