Udienza straordinaria il 26 settembre davanti al gip Italo Radoccia per gli ex vertici del Consorzio di bonifica Sud di Vasto, finiti nel 2016 nel mirino della magistratura. A chiedere il loro rinvio a giudizio è stato il procuratore capo di Vasto, Giampiero Di Florio. Nove gli indagati: l’ ex commissario del Consorzio, Rodolfo Mastrangelo, l’ex presidente Fabrizio Marchetti; l’ex direttore, Nicolino Sciartilli; l’ex responsabile unico del procedimento, Michelangelo Magnacca; l’ex commissario Sandro Annibali; altri quattro professionisti, Sante Di Giuseppe, Giovanni Sportelli, Gilda Buda e Giuseppe Latte Bovio.
L’accusa è di concorso in abuso d’ufficio. Marchetti dovrà difendersi anche dall’accusa di peculato. Marchetti contesta le accuse ed è pronto a dimostrare la sua estraneità ai fatti.
Altri indagati sembrano voler optare per il rito abbreviato. La vicenda giudiziaria ruota attorno ad incarichi e consulenze che sarebbero state affidate a liberi professionisti senza la necessaria attivazione delle procedure di evidenza pubblica prevista dal codice degli appalti pubblici. La serie di problematiche che coinvolgevano i protagonisti della vicenda, furono evidenziate pubblicamente dall’allora presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, nel corso di una visita a Vasto.
Paola Calvano (Il Centro)