Allarme gastroprotettori per via della ranitidina, principio attivo potenzialmente cancerogeno. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha ritirato dalle farmacie, e dalle catene di distribuzione tutti (195) i medicinali contenenti questo principio attivo prodotto presso l’officina farmaceutica Saraca Laboratoires Ltd-India. Da alcune verifiche svolte, è emerso che nella ranitidina appunto è presente un’impurezza – denominata N-nitrosodimetilammina (Ndma) – che appartiene alla classe delle nitrosammine. La Ndma insomma è considerata “sostanza probabilmente cancerogena per l’uomo”.
Nella lunga lista dei farmaci, si trovano anche lotti di Buscopan Antiacido. Si tratta dei lotti di Buscopan Antiacido 75 mg compresse effervescenti numero 181379, 181379, 181381, 181382, 181380, 181383 con scadenza 01/05/2021; 744552 con scadenza 01/02/2020; 162521, 162522 con scadenza 30/09/2019; 170939, 170938, 170936, 170935, 170937 con scadenza 01/04/2020.
L’Aifa ha optato per il divieto a scopo precauzionale, in attesa che vengano analizzati in laboratorio i campioni. Oltre al ritiro diretto di 195 farmaci, l’Aifa ha disposto il divieto di utilizzo di tutti gli altri farmaci con lo stesso principio attivo, utile ad alleviare i bruciori di stomaco, i reflussi e le ulcere. Si tratta di una lista di 516 prodotti: oltre al Buscopan Antiacido, nell’elenco dei medicinali a rischio anche l’Hexal, lo Zantac e lo Zentiva.
A confermare la pericolosità è anche l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Per prevenire rischi ai pazienti dunque, si è optato per il ritiro dei gastroprotettori, specie quelli prodotti da officine farmaceutiche diverse da Saraca Laboratories Ltd, per avviare le dovute verifiche. La ranitidina dunque è una sostanza molto comune e utilizzata, presente appunto nei più famosi gastroprotettori, che mira ad agire sul reflusso gastroesofageo, o sul bruciore di stomaco. Può essere acquistato dietro prescrizione medica, o anche come medicinale di automedicazione.
I CONSIGLI AI PAZIENTI. “Diciamo ai cittadini che usano la ranitidina di rivolgersi al proprio medico di base per chiedere indicazioni sulla scelta di una formulazione dello stesso farmaco che non dia problemi e che assicuri la continuità terapeutica”, le parole rilasciate all’Agi da Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione Italiana Medici Di Medicina Generale, circa il blocco disposto dall’Aifa.
Il Centro