“I primi cento giorni della nuova amministrazione comunale? Un foglio in bianco”. E’ una bocciatura senza possibilità di appello quella della minoranza consiliare che ha tappezzato il paese di manifesti per stigmatizzare l’operato della giunta.
“Tutti sono in grado di farsi notare, ma per passare inosservati serve del talento”, diceva qualcuno. E l’amministrazione targata Di Florio nei suoi primi cento giorni di talento ne ha dimostrato davvero tanto”, attaccano Camillo D’Amico, Angelo Pollutri e Marco Antenucci del gruppo “Insieme per Cupello”, “è il talento di chi non mostra ambizione, di chi non sa incidere, di chi tira a campare, di chi si limita a osservare la propria comunità assopirsi in una sconfortante rassegnazione. Un’amministrazione incerta, perché in balia delle smanie di protagonismo e onnipotenza di alcuni suoi componenti, già futuri sindaci in pectore; un’amministrazione miope, perché brillante solo quando si tratta di organizzare manifestazioni ricreative, gite e festicciole per i propri sodali, ma disinteressata al disagio sociale vissuto nella comunità. Così, probabilmente distratta dalle passerelle, capita che l’amministrazione non si sia accorta della carenza idrica che nei mesi estivi ha esasperato i cupellesi, al punto da dimenticare di unirsi agli altri amministratori del comprensorio che richiedevano a Governo e Regione un tavolo di confronto per la risoluzione dell’emergenza. Capita anche”, proseguono i tre consiglieri, “che l’amministrazione non abbia ancora fatto nulla per risolvere la questione della terza vasca del Civeta e della sua messa in sicurezza, necessaria per la tutela dei cittadini e dell’ambiente, come invece si era impegnata a fare ritenendo la questione urgente e improrogabile. Capita che il decoro urbano sia carente, con strade trasformate in giungla e marciapiedi in preda a rifiuti e deiezioni canine”.
Anna Bontempo (Il Centro)