Falso in atto pubblico. E’ l’accusa da cui dovranno difendersi fra tre mesi davanti ai giudici del Tribunale di Vasto, il sindaco di Guilmi, Carlo Racciatti e i componenti la giunta, Lucio Perrucci (vice sindaco) e Pino Di Ciano (assessore). I tre amministratori assistiti dall’avvocato Alfonso Ucci del foro di Lanciano, ieri mattina sono stati rinviati a giudizio dal gip Italo Radoccia.
L’udienza è in programma il 10 dicembre.
“Io ho sempre lavorato per il paese e non contro”,ha detto il sindaco Carlo Racciatti. “Confido nella magistratura e sono certo che la verità verrà fuori nel corso del processo”. La vicenda è sicuramente anomala e singolare. La delibera che ha messo nei guai i 3 amministratori risale al 2014 e non fù mai pubblicata. L’avvocato Ucci nel corso dell’udienza preliminare ieri mattina ha eccepito anche il fatto che non fu firmata nè dal direttore, nè dal sindaco.
L’esposto presentato nel 2016 da una cittadina invece li accusa. Secondo il capo d’imputazione, i tre agendo in concorso e in accordo fra loro,”prima che il Comune adottasse il Codice di comportamento dei dipendenti e il piano triennale per la prevenzione della corruzione e trasparenza”, recita il capo d’accusa “avrebbero preparato la delibera di giunta numero 54 apparentemente datata 31 ottobre 2014 ,ma in realtà fatta a marzo 2015 con la quale si approvava una proposta riguardante l’approvazione del piano triennale per la prevenzione della corruzione , dando inoltre atto della presenza non corrispondente al vero del segretario comunale. Delibera che veniva poi fatta annotare a matita sul brogliaccio in uso nell’ufficio”.
Il sindaco Racciatti nega con determinazione le accuse e come detto quella delibera non è stata pubblicata. Il prossimo 10 dicembre il legale del primo cittadino , cercherà, documenti alla mano di dimostrare l’infondatezza dell’accusa.
Paola Calvano (Il Centro)