Brutta sorpresa per decine di imprenditori del Vastese. Nell’effettuare l’aggiornamento del catasto l’ente ha inserito all’interno dei contribuenti da cui attingere fondi ,i proprietari di terreni che un tempo erano agricoli ma che da decenni non lo sono più e ospitano aziende che pagano i tributi all’Arap.
“ Gentile utente” recita la cartella arrivata dal Consorzio di bonifica sud “ l’ente ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento del proprio catasto con i dati acquisiti presso le competenti agenzie del territorio e pertanto per la prima volta le viene recapitato il presente avviso che riguarda il contributo di bonifica extra agricolo”. Segue la somma richiesta che, in qualche caso è di diverse centinaia di euro. Gli operatori sono furiosi e minacciano di lasciare il territorio. Tante le proteste arrivate in Comune.
Il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca si schiera dalla parte delle imprese e invita la Regione ad intervenire immediatamente.” Sono sicura che l’assessore regionale Emanuele Imprudente ignori la novità del Consorzio”, afferma la Magnacca .” Io stessa come sindaco ho ricevuto solo ieri la convocazione di una riunione sui contributi extraagricoli che si farà il 3 ottobre , quindi dopo che il Consorzio ha provveduto a mandare le cartelle esattoriali. In sostanza il Consorzio convoca una riunione a cose fatte. Assurdo”, protesta il sindaco.” In un momento drammatico per l’economia e l’occupazione con centinaia di posti di lavoro a rischio e tantissime aziende che minacciano di andare via dal Vastese, arriva una nuova tassa per servizi che non vengono fatti. Le aziende pagano già i tributi all’Arap. Il Consorzio non fa nessuna manutenzione”, afferma il primo cittadino impegnata da mesi ad alleggerire il carico fiscale per gli imprenditori.
” Mentre il Comune fa salti mortali per non aumentare le tasse e aiutare le imprese a sopravvivere “afferma Tiziana Magnacca ” arriva questa novità che potrebbe essere il colpo di grazia per il settore produttivo. Io spero che l’assessore regionale intervenga al più presto per evitare danni gravissimi alle imprese”.
Nel frattempo gli imprenditori stanno cercando soluzioni per evitare una “gabella” che ritengono ingiusta. Molti di loro si sono rivolti ad un legale e preannunciano battaglia.
” Non si possono chiedere tributi in base ad un catasto anteguerra . Piana Sant’Angelo è cambiata . Al posto dei terreni agricoli ci sono attività che danno lavoro a decine di famiglie. Chiediamo che sia l’assessore regionale che il presidente della giunta Marsilio intervengano al più presto “, è la richiesta degli operatori decisi a contestare in tutti i modi la nuova tassa.
Paola Calvano (Il Centro)