Saranno interrogati all’Aquila i due sottufficiali dei carabinieri agli arresti domiciliari da venerdì. L’interrogatorio si terrà giovedì a partire dalle 10,30. In merito alla custodia cautelare, la magistratura aquilana, in osservanza di una sentenza emessa dalla Corte di Cassazione nel 2015 si è invece dichiarata incompetente a decidere le prossime azioni.
La Corte di Cassazione 4 anni fa ha sancito che la competenza territoriale per i provvedimenti che riguardano le persone accusate di reati inerenti l’accesso abusivo al sistema informatico, è del giudice del territorio in cui il reato avviene In questo caso il luogo in cui sarebbe stato commesso il reato di accesso abusivo al sistema informatico, contestato al maresciallo Giuseppe Mancino, è stata la caserma dei carabinieri a San Salvo.
E’ a San Salvo che avrebbe agito il militare per favorire, secondo il capo d’accusa, due amici , G.I e P. L. che ora sono indagati. Il militare sarebbe entrato nel sistema informatico delle forze di polizia motivandole come accertamenti di polizia giudiziaria. Per il difensore Fiorenzo Cieri il suo cliente stava facendo proprio accertamenti. In ogni caso sia l’avvocato Fiorenzo Cieri, difensore del maresciallo Giuseppe Mancino (accusato anche di peculato e rivelazioni di fatti coperti dal segreto istruttorio) che l’avvocato Alessandro Orlando difensore del comandante di stazione, Antonello Carnevale, accusato del solo reato di peculato, hanno depositato un ricorso al tribunale del Riesame contro il provvedimento di custodia cautelare a domicilio.
Qualora giovedì dopo l’interrogatorio , venisse revocata la misura cautelare per i due militari, i difensori sospenderanno il ricorso. In caso contrario andranno avanti. Nel frattempo con il passare dei giorni aumentano i messaggi di stima per i due carabinieri (che nel corso dell’ultimo anno hanno fatto importanti operazioni) e per le altre persone coinvolte nella vicenda.
Oltre ai due amici di Mancino la procura aquilana ha indagato anche la moglie del militare R.T., e l’avvocato C.D.V.. Quest’ultima avrebbe visto il filmato che ritraeva la maestra di San Salvo accusata di presunti maltrattamenti sui minori. In realtà il legale assiste diversi genitori che in quel procedimento si sono costituiti parte civile.
“Giovedi all’Aquila“, afferma l’avvocato Cieri “chiariremo molte cose ai giudici. Lo faranno anche i due carabinieri che stanno vivendo un vero e proprio incubo”.
Paola Calvano (Il Centro)