“La mini-variante proposta dall’Anas? Andrebbe a svilupparsi su di un’area ad alto rischio idrogeologico, creando inoltre seri problemi di impatto ambientale, acustico e visivo”. Giuseppe Forte, vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, sceglie piazza Marconi che offre un’ampia veduta della città, per ribadire la sua contrarietà al percorso proposto dai vertici dell’ente nazionale lo scorso 30 settembre.
Ad affiancarlo ci sono gli assessori Gabriele Barisano, Paola Cianci, Luigi Marcello e i consiglieri Elio Baccalà e Roberta Nicoletti.
“Dopo diverse riunioni, l’ultima il giorno delle festività patronali, l’Anas ha rigettato il progetto di variante alla Statale 16 che prevede l’arretramento verso ovest del tracciato”, riassume Forte, “ci è stata proposta una mini variante, il cui costo è di 86 milioni di euro, che prevede l’ingresso da località Trave (nei pressi del Trabocco) e la realizzazione di un viadotto che oltrepassi la Statale 86, nel tratto che da Vasto centro scende verso la Marina. In questo modo i problemi di traffico che si registrano attualmente sulla SS16 troverebbero soluzione solo nel tratto sud dell’abitato, senza considerare che il tracciato andrebbe a svilupparsi su di un’area ad alto rischio idrogeologico”.
Forte ha quindi ricordato che ci sono già dei documenti approvati all’unanimità dal consiglio comunale il 3 aprile 2017 e il 29 agosto 2019.
“L’incidente mortale avvenuto l’altro giorno in località Lebba, conferma la pericolosità del tracciato e la necessità di allontanare dalla linea di costa il traffico pesante, condizionato anche dalla presenza di tre viadotti costantemente monitorati dall’Anas”, rimarca il vice sindaco, “l’attuale Statale 16 deve diventare una litoranea turistica. Il problema è stato risolto a Termoli, Ortona, Francavilla e Montesilvano e perché a Vasto no? Ci vogliono ancora penalizzare? “
Anna Bontempo (Il Centro)