“L’Anas non può scaricare sull’amministrazione comunale di Vasto i suoi ritardi dovuti all’indecisionismo che fino ad oggi ha caratterizzato l’iter della variante alla statale Adriatica 16 ricadente nel territorio di Vasto”. E’ perentorio Giuseppe Forte, vice sindaco ed assessore ai lavori pubblici, che replica ai vertici dell’azienda e svela l’esistenza di un progetto commissionato dall’Anas che ricalca in linea di massima la proposta presentata nel 2004 dalla Provincia e fatta propria dal consiglio comunale il 3 aprile 2017 con voto unanime.
“Se quel tracciato non fosse stato ritenuto valido perché si sono spesi soldi e perso altro tempo?”, chiede Forte, che ripercorre i passaggi più salienti della querelle, ricordando i vari progetti che sono stati sottoposti all’attenzione del Comune e la proposta dell’ex presidente Luciano D’Alfonso che il 27 luglio 2017, al termine di una lunga e partecipata riunione propose di “valutare la possibilità di un tracciato che sintetizzi le due soluzioni, cioè quella dell’Anas relativa ad un tracciato in galleria sotto l’abitato di Vasto e quella prospettata nello studio della Provincia.
Dopo quell’incontro l’Anas è rimasta silente”, prosegue il vice sindaco, “nel giugno del 2018 e nell’ottobre del 2018, su mia sollecitazione vi sono stati due incontri. Il primo a Pescara ed il secondo presso la sede del Coordinamento territoriale Anas di Bari competente per territorio. Lo scorso 30 luglio in un incontro tenuto a L’Aquila, l’ente ha presentato un progetto di fattibilità tecnica ed economica che ricalca quello della provincia di Chieti, fatto elaborare dalla Direzione Centrale Progettazione che ha affidato l’incarico ad una società di Milano. Mi chiedo: se il tracciato proposto dal consiglio comunale di Vasto, con voto unanime il 3 aprile del 2017, non era ritenuto valido dall’ Anas perché si sono spesi soldi e si è perso tanto tempo? Nelle ultime settimane l’Anas ha avuto un ulteriore ripensamento, cancellando il tracciato in galleria e arrivando a prospettare la realizzazione di una mini-variante a Vasto Marina, tutta in rilevato, che partendo da località Trave si inoltra verso il centro urbano della città, aggira il complesso “Itaca” per poi affiancare il tracciato ferroviario dopo l’imbocco della famosa galleria. Una ipotesi che trova la contrarietà del consiglio comunale e della comunità vastese. Siamo aperti al dialogo ed al confronto”, conclude Forte, “ma non disponibili ad accettare imposizioni consapevoli di difendere un bene prezioso, quello paesaggistico, che Vasto vanta”.
Anna Bontempo (Il Centro)