Un decreto di nomina firmato dal sindaco Francesco Menna il 18 settembre e non ancora pubblicato all’albo pretorio, un regolamento di polizia municipale “illegittimo” e una nuova bozza di disciplinare che reitera tutte le violazioni di legge riscontrate dai sindacati. Sono questi i presupposti che hanno indotto cinque consiglieri di minoranza a presentare una mozione che impegna il sindaco Francesco Menna a revocare alcuni atti e a nominare un dirigente interno al corpo di polizia municipale “che assuma le vesti di comandante nelle more dell’indizione del relativo concorso da bandirsi senza alcun indugio”.
Dopo la riunione della Commissione Affari Istituzionali, che ha esaminato la bozza di regolamento sulla polizia municipale presentata dalla maggioranza e bocciata dai sindacati, l’opposizione consiliare torna alla carica.
“L’incarico di comandante è stato rinnovato ad un dipendente che pochi mesi fa ha citato in giudizio il Comune”, rimarcano Guido Giangiacomo, Vincenzo Suriani, Alessandro D’Elisa, Edmondo Laudazi e Francesco Prospero, “per vedersi riconoscere le differenze retributive che con il rinnovo dell’incarico fino al dicembre 2020, vede la posizione difensiva dell’ente notevolmente aggravata poichè, in caso di soccombenza, dovrebbe corrispondere le differenze fino a tale data.
Ma soprattutto il sindaco ha adottato un atto in applicazione di un regolamento illegittimo perchè approvato dalla sola giunta comunale e che di fatto mette il Comandante alle dipendenze del dirigente, che gli attribuisce il ruolo di posizione organizzativa e l’eventuale indennità di risultato secondo il suo giudizio, in palese contrasto con la normativa nazionale e regionale che impone l’autonomia del comandante. Ancora una volta siamo costretti a censurare l’operato dell’amministrazione comunale in materia di personale”, concludono i rappresentanti del centrodestra.
Anna Bontempo (Il Centro)