Il picco c’è stato nel 2008 con 134.919 euro spesi per consulenze esterne, incarichi legali e redazione di perizie tecniche. Costi che sono scesi man mano nel corso degli anni e sui quali ora vuole fare piena luce il consigliere comunale di Monteodorisio, Stefano Moretti che, insieme ai colleghi Nicola Generoso e Pierfrancesco Galante, ha richiesto l’istituzione di una Commissione d’inchiesta. L’organismo, stando alle intenzioni dei proponenti, dovrebbe occuparsi delle consulenze che il Consorzio intercomunale di Cupello (Civeta) ha affidato nel corso di dieci anni – dal 2008 al 2018 – a professionisti esterni. Moretti ha effettuato un accesso agli atti ed è venuto in possesso dei dati che ha iniziato a pubblicare sul suo profilo Facebook.
“Il mio interesse è focalizzato sugli incarichi di dieci anni”, spiega il consigliere comunale, “per l’anno 2008 sono state affidate consulenze esterne per complessivi 134.919 euro pagati dai cittadini dei comuni che fanno parte del Consorzio, cioè Vasto, San Salvo, Cupello, Monteodorisio, Pollutri, Villalfonsina, Scerni e Casalbordino. Molte delle persone che hanno ricevuto incarichi sono legate direttamente o indirettamente al panorama politico del territorio. Non è dato conoscere, al momento, il criterio di assegnazione di queste consulenze che, in alcuni casi, raggiungono importi di oltre i 10.000 euro. Sarà mia premura chiedere lumi all’attuale Commissario Valerio De Vincentiis. Intendiamoci non c’è nulla di illegale”, precisa Moretti, “il problema è il criterio individuato per l’affidamento degli incarichi. Ed in particolare perché si è proceduto alla nomina di quel consulente piuttosto che di un altro. Di sicuro sono tutte persone legate alla politica. Queste sono le domande. Magari si poteva risparmiare. C’è inoltre un contenzioso altissimo che mi riservo di approfondire in seguito, dopo aver esaminato gli interventi di manutenzione degli impianti”.
Continua ad essere quindi alta l’attenzione sul Civeta, il Consorzio che gestisce l’impianto di riciclaggio e di compostaggio di Valle Cena, al centro di una inchiesta avviata dalla magistratura sulla gestione della terza vasca ancora sotto sequestro.
Anna Bontempo (Il Centro)
